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Chiesa povera sì, ma non esageriamo, dice l'arciprete ortodosso
“In questo mondo in cui le ricchezze fanno tanto male, è necessario che noi preti, suore, tutti siamo coerenti con la nostra povertà”, aveva detto Papa Bergoglio durante la sua ultima messa a Santa Marta prima della pausa estiva. E aveva aggiunto: “A me fa male quando vedo un prete o una suora con un’auto di ultimo modello: ma non si può!”. Quel suo appello ha trovato un’eco in Russia, scrive in una corrispondenza da Mosca l’agenzia Asianews, visto che l’arciprete Vsevolod Chaplin, responsabile del Dipartimento sinodale del patriarcato ortodosso di Mosca per le relazioni tra chiesa e società (fondato nel 2009), e diventato famoso per le sue prese di posizione pittoresche sull’abbigliamento troppo scollacciato e il trucco eccessivo delle donne russe, si è sentito in dovere stavolta di puntualizzare che sì, l’eccessiva ricchezza non fa bene alla chiesa, ma l’eccesso di povertà può fare anche peggio.
“In questo mondo in cui le ricchezze fanno tanto male, è necessario che noi preti, suore, tutti siamo coerenti con la nostra povertà”, aveva detto Papa Bergoglio durante la sua ultima messa a Santa Marta prima della pausa estiva. E aveva aggiunto: “A me fa male quando vedo un prete o una suora con un’auto di ultimo modello: ma non si può!”. Quel suo appello ha trovato un’eco in Russia, scrive in una corrispondenza da Mosca l’agenzia Asianews, visto che l’arciprete Vsevolod Chaplin, responsabile del Dipartimento sinodale del patriarcato ortodosso di Mosca per le relazioni tra chiesa e società (fondato nel 2009), e diventato famoso per le sue prese di posizione pittoresche sull’abbigliamento troppo scollacciato e il trucco eccessivo delle donne russe, si è sentito in dovere stavolta di puntualizzare che sì, l’eccessiva ricchezza non fa bene alla chiesa, ma l’eccesso di povertà può fare anche peggio, perché può portare a fenomeni di vera e propria emarginazione del clero, per la gioia delle forze laiciste che lavorano per l’espulsione della religione dalla società.
La Russia è da tempo teatro di polemiche sullo stile di vita delle alte gerarchie ortodosse, soprattutto – scrive Asianews – dopo una serie di incidenti in cui sono stati coinvolti sacerdoti e monaci alla guida di auto potenti e piuttosto costose. Un sondaggio del centro indipendente Sreda sostiene inoltre che la maggior parte dei russi considera attualmente il clero ortodosso troppo preso dal lusso e dall’ostentazione, mentre vorrebbe che i suoi sacerdoti dimostrassero maggior distacco dalla vanità e dai beni materiali.
Nel corso di un incontro pubblico, avvenuto lo scorso 5 luglio a Mosca, che aveva per tema l’immagine della chiesa russa ortodossa nella società, l’arciprete Chaplin ha ribadito che “il clero non deve soccombere ai dettami del consumismo”, anche perché “il lusso e l’accesso a beni materiali possono causare una spaccatura all’interno del clero, dividendolo tra ricchi e poveri e questo non va bene”, e senza contare che la gente “si ribella interiormente quando vede un sacerdote ricco”. Ma tra una doverosa sobrietà e la povertà vera e propria va privilegiata la prima e non va esaltata la seconda, perché condizioni di vita troppo miserevoli possono costituire un fattore di “emarginazione” dei ministri del culto. Soprattutto in un mondo – quello russo post sovietico – nel quale non si è ancora spento il ricordo delle persecuzioni contro i religiosi, e nel quale la miseria era loro imposta dal regime. A un movimento di emarginazione, a giudizio dell’arciprete Chaplin, si sta assistendo già da tempo nel mondo cattolico e in quello protestante, nei quali è in atto “un abbassamento dello status del clero, sotto la spinta di forze laiche, che lo hanno relegato ai margini della società”. La stessa cosa potrebbe avvenire ora nel mondo ortodosso, ha aggiunto, dove solitamente (per esempio in paesi come la Grecia) “i sacerdoti avevano un tenore di vita leggermente più elevato della media della classe lavoratrice”. Mentre se si permettesse l’affermarsi dell’idea che “il clero debba vivere in miserabile povertà, questo costringerà i preti a entrare nel mondo del lavoro”. Oppure, peggio ancora, a elemosinare (e qui si misura la grande distanza del mondo ortodosso da quello cattolico, che non ha mai visto l’elemosina come una vergogna, anzi). Secondo l’arciprete Chaplin, un sacerdote privo di mezzi e costretto a chiedere l’obolo per vivere costituirebbe “una vergogna per il suo gregge e per la comunità di fedeli”.
Fonti anonime riportate da Asianews suggeriscono che in Russia starebbe per scoppiare uno scandalo “sullo stile di vita troppo lussuoso di una parte delle gerarchie ecclesiastiche ortodosse”. Lo teme anche Patriarcato di Mosca, confidano le stesse fonti. Per questo, l’appello alla morigeratezza di Papa Francesco non è passato inosservato.


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