L'ottimismo di Osborne

Redazione

George Osborne, cancelliere dello Scacchiere inglese, deve ancora riprendersi dall’umiliazione inflittagli da Barack Obama durante il G8: il presidente americano l’ha chiamato – per ben tre volte, scrive il Sun – Jeffrey invece che George, confondendolo con la star dell’R&B Jeffrey Osborne. Abbastanza per volersi scavare una buca e scomparire, ma il cancelliere è un uomo forte, sopravvive ad attacchi durissimi ormai da mesi, può farcela anche questa volta. E infatti con il suo miglior sorriso s’è presentato all’appuntamento annuale con la City, alla Mansion House, ed è riuscito anche a tenere un discorso venato di ottimismo: “Lasciatemelo dire, l’economia inglese è in ripresa, stiamo passando dal salvataggio alla guarigione”.

    George Osborne, cancelliere dello Scacchiere inglese, deve ancora riprendersi dall’umiliazione inflittagli da Barack Obama durante il G8: il presidente americano l’ha chiamato – per ben tre volte, scrive il Sun – Jeffrey invece che George, confondendolo con la star dell’R&B Jeffrey Osborne. Abbastanza per volersi scavare una buca e scomparire, ma il cancelliere è un uomo forte, sopravvive ad attacchi durissimi ormai da mesi, può farcela anche questa volta. E infatti con il suo miglior sorriso s’è presentato all’appuntamento annuale con la City, alla Mansion House, ed è riuscito anche a tenere un discorso venato di ottimismo: “Lasciatemelo dire, l’economia inglese è in ripresa, stiamo passando dal salvataggio alla guarigione”.

    Uscita “dal reparto terapia intensiva”, l’economia mostra segnali incoraggianti, pure se ancora c’è molto da fare, soprattutto cercare di mettere ordine nelle tante e contraddittorie priorità della coalizione conservatrice-liberaldemocratica che guida il Regno Unito. Le banche continuano a essere un problema, come ha ribadito la Banca centrale ancora ieri e per questo Osborne ha intenzione di dividere Rbs in due, una “good bank” con gli asset da valorizzare e una “bad bank” con i debiti, e il governo sta considerando di vendere la partecipazione che lo stato ancora ha in Lloyds. Per la stabilità del mix ardito tra austerità e Quantitative easing della Banca d’Inghilterra, Osborne avrà bisogno della collaborazione del nuovo governatore, il “golden boy” canadese Mark Carney in arrivo il primo luglio. Con la speranza che almeno questo leader d’oltreoceano non lo confonda con qualcun altro.