Zanda e M5s convergono sull'ineleggibilità di Berlusconi

Redazione

"La nomina di Berlusconi senatore a vita sarebbe un affronto al Paese e al rispetto delle leggi''. Sono queste le parole di Vito Crimi, capogruppo del Movimento 5 stelle al Senato. La dichiarazione di Crimi è arrivata dopo quella di Luigi Zanda, presidente dei senatori del Pd, che oggi era tornato ad attaccare il leader del Pdl Silvio Berlusconi sulla questione dell'ineleggibilità in un'intervista rilasciata al quotidiano Avvenire. "Il Movimento 5 Stelle – ha affermato Crimi – prende in parola le dichiarazioni del capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda. Siamo pronti a sostenere e votare nelle apposite sedi, l'ineleggibilità del senatore Silvio Berlusconi, così come a contrastare politicamente la sua elezione a senatore a vita".

    "La nomina di Berlusconi senatore a vita sarebbe un affronto al Paese e al rispetto delle leggi''. Sono queste le parole di Vito Crimi, capogruppo del Movimento 5 stelle al Senato. La dichiarazione di Crimi è arrivata dopo quella di Luigi Zanda, presidente dei senatori del Pd, che oggi era tornato ad attaccare il leader del Pdl Silvio Berlusconi sulla questione dell'ineleggibilità in un'intervista rilasciata al quotidiano Avvenire. "Il Movimento 5 Stelle – ha affermato Crimi – prende in parola le dichiarazioni del capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda.  Siamo pronti a sostenere e votare nelle apposite sedi, l'ineleggibilità del senatore Silvio Berlusconi, così come a contrastare politicamente la sua elezione a senatore a vita. Il Movimento 5 Stelle dal primo giorno di questa legislatura ha posto il tema dell'ineleggibilità di Berlusconi e dei suoi legali in relazione alla legge sul conflitto d'interessi del 1957. Si  passi dalle parole ai fatti. Nella prima riunione della Giunta per le elezioni, convocata per martedì si metta immediatamente all'ordine del giorno l'ineleggibilità di Berlusconi. E ancora: "Il Movimento 5 Stelle è pronto a fare la sua parte e votare a favore del rispetto delle leggi e dichiarare Berlusconi ineleggibile''.

    L'INTERVISTA DI ZANDA - "Secondo la legge italiana Silvio Berlusconi, in quanto concessionario, non è eleggibile. Ed è ridicolo che l'ineleggibilità colpisca Confalonieri e non lui". Luigi Zanda ha scandito così il no del Pd all'ipotesi di una sua nomina a senatore a vita: "In sessantasette anni di Repubblica non è mai stato nominato nessun senatore a vita che abbia condotto la propria vita come l'ha condotta Berlusconi. Non credo che debba aggiungere altro". Poi, riflettendo sulla la requisitoria di Ilda Boccassini e sulla richiesta di interdizione perpetua il senatore Pd ha avvertito: "Tortora si è dimesso da parlamentare europeo per accettare il processo; Andreotti è stato presente a tutte le udienze... Berlusconi, invece, ha scelto di usare (e io direi in maniera spesso inopportuna) il legittimo impedimento. Io preferisco, senza nessun tentennamento, il comportamento dei primi due".

    L'ultimo messaggio è con la testa alle riforme: "Berlusconi – ha detto Zanda – ha la responsabilità della qualità delle scelte del Parlamento. Non faccia pesare i suoi problemi personali sulle decisioni di Camera e Senato. Pensi al Paese".

    I COMMENTI - "L'intervista del presidente Zanda su "Avvenire" non facilita il compito del governo Letta. Spiace che il capogruppo del Partito democratico torni a ribadire, dopo averlo già fatto a inizio legislatura, la sua opinione personale sull'ineleggibilità del presidente Berlusconi, contraddicendo i pronunciamenti più volte espressi dalla competente giunta parlamentare in materia". E' quanto affermato dal presidente dei senatori Pdl Renato Schifani. "Ma ancor di più – ha aggiunto – resto sorpreso di fronte alla sua volontà di giudicare la vita altrui in maniera così superficiale, esprimendo una valutazione morale francamente inopportuna. In spregio per di più alla decisione di 10 milioni di italiani, che ritengono il presidente Berlusconi degno di un vastissimo consenso". "Così facendo, spiace constatarlo, non si aiuta il processo di pacificazione in atto e si rischia di porre dei paletti invalicabili  alla riuscita dell'esecutivo", ha concluso Schifani.

    Di tenore simile a quello di Schifani, la reazione del capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta: "Le affermazioni del senatore Luigi Zanda sono irricevibili. Del resto, Zanda aveva già espresso questo suo convincimento il 20 marzo scorso. Ma erano altri tempi, quando il Pd flirtava con i grillini". "Oggi c'è un governo di grande coalizione in cui Pd e Pdl sono alleati – ha aggiunto Brunetta – Evidentemente Zanda vuol far cadere questo governo. Di certo è inaccettabile e irresponsabile che il capogruppo di un partito di coalizione pretenda l'ineleggibilita' del leader del maggior partito alleato".