La piazza del Cav. (e quella dei contestatori)

Redazione

"Non potrete impedirmi di essere a capo del Popolo della Libertà finché milioni di italiani lo vorranno". Si è concluso con queste parole il comizio di Silvio Berlusconi a Brescia, alla manifestazione convocata dal Pdl per la chiusura della campagna elettorale delle comunali e all’indomani della condanna-bis di Berlusconi nel processo Mediaset-diritti tv.

    "Non potrete impedirmi di essere a capo del Popolo della Libertà finché milioni di italiani lo vorranno", ha detto Silvio Berlusconi nel suo comizio a Brescia, alla manifestazione convocata dal Pdl per la chiusura della campagna elettorale delle comunali e all’indomani della condanna-bis di Berlusconi nel processo Mediaset-diritti tv. Una manifestazione organizzata contro "i magistrati politicizzati accecati da un odio pregiudiziale: mi vorrebbero interdetto e politicamente morto" senza però mettere in discussione il patto di governo: "Noi saremo compatti nel sostegno alle riforme e sapremo mantenere la parola data sui punti dell’agenda di governo. Ci auguriamo che lo faccia anche il Pd e che prevalga la sua parte responsabile e non estremista". Il Cav., dal palco di Brescia, ha detto infatti che "la giustizia, che calpesta il diritto alla libertà dei cittadini, interviene nella vita politica e vuole eliminarmi, ma l'assurda condanna su Mediaset non mi farà fare un fallo di reazione, come qualcuno ha sperato, continuerò a sostenere il governo".

    "Questo governo - ha spiegato Berlusconi - è un fatto storico, epocale. E' successo solo nel 1947. Per la prima volta nella storia della nostra Repubblica centrodestra e centrosinista si sono messi insieme per fare il bene del paese, varando le riforme e quei provvedimenti urgenti e necessari per rilanciare l'economi. Noi crediamo in questo governo e lo sosterremo lealmente perché si è impegnato a realizzare quei provvedimenti per noi indispensabili per rilanciare economia". Ma sulla giustizia il Cav. insiste: "La riforma della giustizia è una necessità per gli italiani. Ieri ho visto un filmato e mi sono commosso. Tortora diceva ai giudici 'Io sono innocente, spero dal profondo del cuore che lo siate anche voi'".

    E qualche momento di tensione a Brescia c'è stato. Mentre i militanti del Pdl si avvicinavano a piazza Duomo, un gruppo di rappresentanti del Movimento 5 stelle, che aveva allestito poco vicino un banchetto per sostenere il loro candidato sindaco, hanno gridato "ladri, ladri, ladri" e "in galera, in galera". Un manifestante del Pdl sarebbe stato aggredito a calci e pugni. Qualche momento di tensione anche tra alcuni manifestanti e i rappresentanti dei centri sociali di Brescia fuori dall'hotel Vittoria, dove era atteso l'arrivo di Berlusconi. I centri sociali sono stati tenuti distanti dall'hotel da un cordone di forze di polizia in tenuta antisommossa. Il segretario del Pdl Angelino Alfano  - contestato per la sua presenza alla manifestazione del Pdl dopo il suo incarico come ministro dell'Interno - ha scritto su Twitter: "Leale al Paese, leale al governo, leale al Popolo della libertà. Per qualcuno è troppo, per me è giusto".

    Le contestazioni al Pdl a Brescia sono "frutto di maleducazione", anche perché "ci sono persone con il cervello marcio". Lo ha detto Maurizio Gasparri, che ha aggiunto: "Noi non lo faremmo mai in manifestazioni di altri"."La violenza dei grillini impedisce ai nostri manifestanti di affluire in piazza Duomo a Brescia", ha scritto su Twitter Luca D'Alessandro, segretario della commissione Giustizia della Camera.