Le Quirinarie di Casaleggio: "Sì a un presidente super partes, non un politico"

Redazione

Con le Quirinarie ancora in corso (si vota fino alle 21 di oggi, anche se il nome del vincitore sarà annunciato solo domani) Gianroberto Casaleggio, intervenuto ad un incontro promosso da Confapri a Torino, ha detto che il Presidente della repubblica “deve essere super partes, possibilmente non politico e che rappresenti tutti gli italiani”, bocciando di fatto le candidature di Emma Bonino e Romano Prodi presenti nella lista dei dieci candidati uscita dal primo turno delle votazioni on line del M5s.

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    Con le Quirinarie ancora in corso (si vota fino alle 21 di oggi, anche se il nome del vincitore sarà annunciato solo domani) Gianroberto Casaleggio, intervenuto ad un incontro promosso da Confapri a Torino, ha detto che il Presidente della repubblica “deve essere super partes, possibilmente non politico e che rappresenti tutti gli italiani”, bocciando di fatto le candidature di Emma Bonino e Romano Prodi presenti nella lista dei dieci candidati uscita dal primo turno delle votazioni on line del M5s.

    A chi gli chiedeva se fosse possibile uscire dallo stallo politico in cui versa al momento la situazione politica italiana, Casaleggio, pur augurandosi “di sì”, ha replicato di non “saper rispondere a questa domanda”. Poi interpellato sui tagli alla cassa integrazione, il guru del M5s ha detto che “la cassa integrazione non fa parte dei tagli a cui noi stiamo pensando se non sostituita da altre forme di assistenza come può essere il reddito di cittadinanza, che rimane un punto di partenza”.

    In giornata dalla lista dei candidati al Quirinale si era escluso Beppe Grillo, ringraziando “per la stima tutti coloro che hanno fatto il mio nome”, riducendo così a nove il numero dei candidati: Emma Bonino, Gian Carlo Caselli, Dario Fo, Milena Gabanelli, Ferdinando Imposimato, Romano Prodi, Stefano Rodotà, Gino Strada e Gustavo Zagrebelsky.

    E sempre in giornata era arrivata la presa di posizione di Mario Becchi, ideologo del M5s, che aveva fatto sapere, dai microfoni di Radio2, che in caso di vittoria di Romano Prodi sarebbe “scomparso dalla circolazione” poiché “Prodi è la negazione dello spirito del M5s”, “una provocazione” che “rappresenta tutto ciò che c’è di vecchio in questo paese”. “io – ha concluso il suo intervento Becchi – voterei per Rodotà o per Zagrebelsky, entrambe persone di prestigio, entrambi nomi che metterebbero in discussione e in difficoltà il Pd”.

    Al termine dell’incontro con le imprese a Torino Gianroberto Casaleggio ha poi precisato che “se la maggior parte del Movimento dovesse votare Prodi, o un’altra persona, sarà lui” il candidato espresso dal M5s. “Noi ci rimettiamo sempre alle decisioni del Movimento”, ha poi concluso.

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