La piccola tregua dei "saggi"

Redazione

Il Capo dello stato Giorgio Napolitano ha diffuso una nota ufficiale a seguito del primo incontro avvenuto questa mattina al Quirinale con i "saggi" da lui scelti per superare l'impasse istituzionale. Al primo punto, Napolitano ha precisato che "la durata temporale dei gruppi di lavoro è segnata intanto dal fatto che sono gruppi che ho preso l'iniziativa di creare avendo io stesso un tempo segnato, come tutti sanno, e non pensando che siano gruppi di lavoro che scavalchino il tempo della mia presidenza".

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    Il Capo dello stato Giorgio Napolitano ha diffuso una nota ufficiale a seguito del primo incontro avvenuto questa mattina al Quirinale con i "saggi" da lui scelti per superare l'impasse istituzionale. Al primo punto, Napolitano ha precisato che "la durata temporale dei gruppi di lavoro è segnata intanto dal fatto che sono gruppi che ho preso l'iniziativa di creare avendo io stesso un tempo segnato, come tutti sanno, e non pensando che siano gruppi di lavoro che scavalchino il tempo della mia presidenza". "Di fronte a reazioni di sospetto e interpretazioni francamente sconcertanti sulla scelta di indicare due gruppi di 'saggi'– ha proseguito il presidente – non significa, se mi permettete, che questi gruppi di lavoro indicheranno un tipo o un altro di soluzioni di governo. Indicheranno quali sono, rimettendo un po' al centro dell'attenzione problemi seri, urgenti e di fondo del paese, questioni da affrontare, sia di carattere istituzionale sia di carattere economico-sociale nel contesto europeo, anche permettendo  una misurazione delle divergenze e convergenze in proposito".

    "Sabato ho proceduto in condizioni di particolare urgenza e difficoltà, data anche la coincidenza festiva, alla ricerca di persone che per funzioni di vertice in varie istituzioni e per esperienze concrete compiute in rapporto ad alcuni temi essenziali potessero dare il contributo richiesto", ha proseguito Napolitano nella nota. "L'indubbio valore dei nomi da me subito resi noti, non mi ha messo al riparo da equivoci e dubbi circa i criteri della scelta o la non presenza di altri nomi certamente validi", ha detto il presidente rivolgendosi prima al gruppo di lavoro in materia economico-sociale ed europea – composto dal presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, dal presidente dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato, Giovanni Pitruzzella, dal membro del Direttorio della Banca d'Italia, Salvatore Rossi, dall'on. Giancarlo Giorgetti e dal sen. Filippo Bubbico, presidenti delle Commissioni speciali operanti alla Camera e al Senato, e dal ministro Enzo Moavero Milanesi – e poi a quello in materia istituzionale - di cui fanno parte il presidente emerito della Corte costituzionale Valerio Onida, il sen. Mario Mauro, il sen. Gaetano Quagliariello e il prof. Luciano Violante – nelle rispettive riunioni odierne al Quirinale.

    Per sanare le polemiche innescate da chi ha osservato, dal giorno dell'annuncio in poi, la mancanza di presenze femminili all'interno dei due gruppi di lavoro incaricati dal presidente, Napolitano ha affermato nella sua nota: "Comprendo il disappunto che con  accenti polemici si è espresso per non aver inserito in quella rosa delle personalità femminili, anche individuandole al di fuori di vertici istituzionali cui non abbiano avuto finora accesso. Mi dispiace e me ne scuso, pur trattandosi di organismi non formalizzati  e di breve durata cui ho dato vita con obbligata estrema rapidita'". "Per nomine più sostanziali e di lungo periodo – ha sottolineato il Capo dello stato – come quelle che mi è spettato fare per la Corte Costituzionale e per il Cnel, ho dato il giusto peso alla componente femminile. E ai gruppi di lavoro ora istituiti saranno certamente ben presenti gli apporti venuti su molteplici temi da personalità femminili". 

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