Francesco in Laterano

Giuliano Ferrara

Per secoli i papi hanno abitato e lavorato in Laterano, a San Giovanni sul colle del Celio, che come si sa è la cattedrale, il duomo di Roma. In Laterano c’è un magnifico palazzo apostolico, e nella basilica c’è la cattedra del Papa o santa sede. Il luogo ha un’importanza simbolica senza paragoni, per Roma e per il mondo, che notoriamente da Roma dipende, almeno in senso spirituale. Ha un nome latino anche facile da ricordare a memoria: Sacrosancta Papalis Archibasilica Maior Sanctissimi Salvatoris et Sanctorum Iohannis Baptistae et Evangelistae apud Lateranum, omnium Urbis et orbis ecclesiarum Mater et Caput. La dignità o rango del Laterano non ha rivali a Roma, nemmeno San Pietro la supera, con tutta la Sistina.

    Per secoli i papi hanno abitato e lavorato in Laterano, a San Giovanni sul colle del Celio, che come si sa è la cattedrale, il duomo di Roma. In Laterano c’è un magnifico palazzo apostolico, e nella basilica c’è la cattedra del Papa o santa sede. Il luogo ha un’importanza simbolica senza paragoni, per Roma e per il mondo, che notoriamente da Roma dipende, almeno in senso spirituale. Ha un nome latino anche facile da ricordare a memoria: Sacrosancta Papalis Archibasilica Maior Sanctissimi Salvatoris et Sanctorum Iohannis Baptistae et Evangelistae apud Lateranum, omnium Urbis et orbis ecclesiarum Mater et Caput. La dignità o rango del Laterano non ha rivali a Roma, nemmeno San Pietro la supera, con tutta la Sistina.

    Ironia a parte, i papi si trasferirono in Vaticano, vicino alla presunta tomba del pescatore, quando vollero meglio significare la loro qualità primaziale e universale. E nel 1500 cominciò l’avventura della fabbrica di San Pietro, foriera anche di gravi conseguenze di divisione, oltre che all’origine del meglio che l’arte e l’ispirazione estetica abbiano dato all’umanità. Ora che Francesco ha esordito come vescovo dell’Urbe, ora che non ha impartito la benedizione salmodiante urbi et orbi, e si è mostrato discepolo di Dio e devoto della Madonna in modi alti, liturgicamente corretti ma episcopali più che papali, se per papale si voglia intendere ciò che con la storia moderna, dal Rinascimento in poi, ha gravato come luce, come furore, come grandiosità sulle spalle del vescovo di Roma, ecco, ora è il momento di cambiare casa. Come i nomi, anche i luoghi sono conseguenza delle cose. Se al centro della chiesa di Francesco sta il popolo di Dio, che la recita dell’Angelus avvenga ogni domenica da una finestra meno lontana. Se bisogna fare l’unità tra cristiani, protestanti e ortodossi, un Papa che è vescovo e come tale si comporta, lasciando al primato una rappresentanza lucente e formale, inter pares, ma standosene dentro il suo guscio episcopale, ecco, segno per segno, qui ci vuole un rapido trasloco.

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    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.