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Il cda approva la trattativa con Cairo
Lasciate La7 al mercato
Il Consiglio d'amministrazione di Telecom Italia ha approvato una trattativa in esclusiva con l'editore e presidente del Torino calcio Urbano Cairo per la cessione di Ti Media, la società del gruppo delle telecomunicazioni che controlla La7. Lo si legge in una nota. La rete televisiva La7 è in vendita perché Telecom Italia, suo azionista, non può continuare ad accollarsene le perdite milionarie.
Il Consiglio d'amministrazione di Telecom Italia ha approvato una trattativa in esclusiva con l'editore e presidente del Torino calcio Urbano Cairo per la cessione di Ti Media, la società del gruppo delle telecomunicazioni che controlla La7. Lo si legge in una nota.
La rete televisiva La7 è in vendita perché Telecom Italia, suo azionista, non può continuare ad accollarsene le perdite milionarie. Nonostante la contabilità in rosso, La7 sembra però un buon affare: i vari pretendenti che vorrebbero rilevarla non hanno infatti l’aria dei benefattori. Non lo è il patron di Tod’s, Diego Della Valle, che ha sempre mirato al lucro e alla managerialità, e che per ultimo, sabato scorso, ha manifestato interesse all’acquisto. Non lo sono né il fondo Clessidra, composto di medie imprese multisettoriali bisognose di reinvestire i profitti, né l’editore Urbano Cairo, che per La7 già raccoglie la pubblicità. La rete fa gola perché ha giornalisti brillanti e fa trasmissioni attraenti. Ha le potenzialità per lasciarsi le perdite alle spalle e – se liberata da vincoli esterni – dedicarsi alla crescita. Ma ciò spiace a chi ha considerato i media non come uno strumento per fare utili ma come un mezzo di pressione da cui ricavare favori. Inoltre, la tesi di Repubblica e del Fatto quotidiano, secondo cui Clessidra e Della Valle andrebbero fermati perché in conflitto d’interessi, non regge. Della Valle, azionista di Mediobanca e di Rcs, compete con Clessidra e quindi non farà un’offerta inferiore. Quanto a Clessidra, è vero che il suo presidente, Claudio Sposito, è stato collaboratore di Berlusconi in Fininvest ma ora guida un fondo e deve rispondere agli investitori. E’ il rinvio della vendita – tema del cda Telecom di ieri, ancora in corso quando il Foglio andava in stampa – a generare il vero conflitto di interessi, quello dei controlli politici. Il momento migliore per la cessione è prima delle elezioni, senza un governo che possa interferire con il mercato.


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