
Che cosa succederà adesso in Israele
Il premier Benjamin Netanyahu esce duramente sconfitto dalle urne. “Bibi” resta il candidato principale per formare il prossimo governo, ma il suo raggruppamento ha perso undici seggi rispetto alla precedente tornata elettorale. Non è piaciuta al paese la sua piattaforma senza contenuti e incentrata sul solo carisma personale. Esce sconfitto il Partito Laburista, doveva essere il secondo nel paese ma si piazza soltanto terzo.
Il premier Benjamin Netanyahu esce duramente sconfitto dalle urne. “Bibi” resta il candidato principale per formare il prossimo governo, ma il suo raggruppamento ha perso undici seggi rispetto alla precedente tornata elettorale. Non è piaciuta al paese la sua piattaforma senza contenuti e incentrata sul solo carisma personale. Esce sconfitto il Partito Laburista, doveva essere il secondo nel paese ma si piazza soltanto terzo. Sconfitta dunque la politica senza identità. Ha vinto l’ultra sinistra di Meretz, il partito degli scrittori che raddoppia i consensi. Ma i vincitori sono i due giovani parvenu della politica, Yair Lapid e Naftali Bennett. Il primo, giornalista e celebrità televisiva di successo, diventa il secondo partito grazie a una piattaforma anti religiosa e modernista. Bennett puntava al secondo posto, deve accontentarsi del quarto, ma il successo della sua fulminante parabola politica resta enorme (quadruplica i seggi rispetto alle precedenti elezioni). Cosa succederà adesso? Netanyahu potrebbe formare una coalizione di destra pura con i partiti ortodossi, ma sarebbe un governo dalla breve vita e potrebbe sancire la fine della carriera politica di “Bibi”. Oppure Netanyahu deciderà di allearsi con il centro di Lapid e cercare di varare la riforma che ha davvero definito la sorte di queste elezioni: l’arruolamento dei religiosi nelle fila dell’esercito.


Il Foglio sportivo - in corpore sano
Fare esercizio fisico va bene, ma non allenatevi troppo
