2032, lettera aperta al presidente della Repubblica Gigi Buffon e consorte

Giuliano Zincone

Nel corso della sua conferenza al Circolo della stampa estera, l’ambasciatore del Libero stato democratico (Lsd) della Padania, ragionier Macario Trota, ha ribadito i sentimenti di amicizia e la volontà di reciproca cooperazione che legano la Padania alla Repubblica italiana e alla sua “fatiscente capitale”. L’ambasciatore Trota, che era accompagnato dal consorte, avvocato Giustino Spilimbergo, ha mostrato alla stampa i doni che intende consegnare al presidente della Repubblica italiana.

     Roma, 21 aprile 2032, Natale dell’Urbe

    NOTA INFORMATIVA
    All’attenzione del Signor Presidente della Repubblica, Senatore Gianluigi Buffon, via dell’Acqua Bullicante 15, scala D, interno 6.

     E, per conoscenza, al Signor Presidente del Senato, Commendator Nicolas Vaporidis.

    E alla Signora Presidente della Camera, Cavaliera Ruby Rubacuori. Loro Sedi.


    1) Nel corso della sua conferenza al Circolo della stampa estera, l’ambasciatore del Libero stato democratico (Lsd) della Padania, ragionier Macario Trota, ha ribadito i sentimenti di amicizia e la volontà di reciproca cooperazione che legano la Padania alla Repubblica italiana e alla sua “fatiscente capitale”. L’ambasciatore Trota, che era accompagnato dal consorte, avvocato Giustino Spilimbergo, ha mostrato alla stampa i doni che intende consegnare al presidente della Repubblica italiana: un’ampolla con l’acqua del fiume Po, con la quale brindare ai consolidati rapporti tra le due nazioni, e la perfetta copia di un elmo medioevale dotato di corna, che (egli si augura) il presidente vorrà indossare al cospetto dei fotografi, come segno tangibile della fratellanza italo-padana. Con l’occasione, l’ambasciatore Trota ha confermato la disponibilità del suo governo a contribuire al restauro del Foro Traiano rivestendo le “impresentabili rovine” con lastre d’alluminio ben temperato, recanti in doverosa evidenza i sacri simboli del Carroccio. L’avvocato Spilimbergo ha reagito con fastidio all’osservazione di un giornalista, secondo il quale uno degli emblemi padani poteva confondersi con una foglia di marijuana. Sostanza, egli ha precisato, liberalizzata soltanto nelle “società decadenti che si aggirano all’ombra del Colosseo”. L’ambasciatore Macario Trota, infine, ha voluto sdrammatizzare la “futile polemica” suscitata dal quotidiano La Lupa, il quale aveva malignamente sottolineato che “La leggenda del Piave”, inno del Lsd, è opera del terrone E. A. Mario.

    2) Alla presenza delle principali autorità dello stato, delle maggiori cariche militari e di numerosi porporati, ha avuto luogo l’inaugurazione del supermercato “Anatra Laccata”, che ha la sua sede prestigiosa nel Palazzo del Quirinale, recentemente acquistato dalla Repubblica popolare cinese. Nel menu dello sfarzoso cocktail: lavioli al vapole, involtini plimavela, zuppe di pinne di pescecane e mille altle gustose specialità della cucina olientale. E’ stata notata con rammarico l’assenza del presidente della Repubblica. Si è temuto un incidente diplomatico. Ma il direttore generale della catena “Anatra Laccata”, Hsiao Quin, si è limitato a una breve allusione, mostrando indulgenza per gli umani sentimenti di nostalgia, che però vanno superati al cospetto delle culture globalizzate e delle reciproche tolleranze. Egli ha inoltre sottolineato che è intenzione della sua Compagnia dare inizio alla costruzione di un grattacielo trasparente nel cortile del Quirinale, allo scopo di conferire ariosità al profilo del vetusto Palazzo. Hsiao Quin si è inoltre dichiarato certo di incontrare allo Stadio Proietti il presidente Buffon, in occasione del prossimo confronto internazionale che vedrà impegnata la nostra Nazionale contro la squadra della Catalogna. Hsiao ha fatto sfoggio di cortesia mnemonica recitando i nomi di tutti i nostri calciatori titolari, agli ordini del mister Bongo: Zoroeta, Cartinho, Popoff, Martoski, Mbanga, Djanouti, Iridiakis, Abramovich, Cafurè, Segalamesa e Ukturin.

    3) Nella ricorrenza del Primo maggio, festa del Lavoro (o, secondo i gusti, di san Giuseppe falegname), è previsto a Roma un corteo che sfilerà da piazza Esedra e piazza San Giovanni, con una breve sosta ristoratrice a piazza del Popolo, dove i partecipanti saranno accolti dalla banda della Polizia che, dopo aver intonato l’inno del Corpo (“Giocondità”), accompagnerà con gaie note uno spettacolo di burlesque. Il corteo non desta preoccupazioni, poiché sarà composto esclusivamente da lavoratori, cioè da robot, recanti sulle metalliche braccia alcune migliaia di pensionati, i quali (secondo fonti attendibili) canteranno inni vernacolari come: “Me piaceno li polli, l’abbacchi e le galline”, “Mi sunt alpin, me piase el vin” o (a uso dei turisti) addirittura “’O sole mio”. Maggiori inquietudini suscita la parallela manifestazione dei “No Pav” che, dopo aver impedito la nuova pavimentazione di Campo de’ Fiori, si sono alleati con i “No Col”, ostili al restauro del Colosseo e ora protestano contro l’installazione di alcuni vespasiani, sotto la sigla “No Piss”. Si consiglia di aprire un tavolo di dialogo, con il contributo dei residenti, delle parti sociali e dei consulenti diuretici, con particolare attenzione agli esponenti della terza età sprovvisti di pannoloni.

    4) Come il presidente Buffon saprà, il suo sconto sulla tessera per la metropolitana è stato abolito, in seguito alle misure di austerità e alle campagne di stampa contro i privilegi della Casta. Ci permettiamo di suggerirLe di chiedere un passaggio recandosi all’accampamento rom sito a ridosso della Sua residenza. In particolare, Le segnaliamo il signor Branko, titolare di una confortevole Mercedes, che sarà lieto di trasportarLa, in cambio di qualche modesta agevolazione che ci appare superfluo specificare. En passant ci sembra doveroso segnalare che lo sconto per la tessera metropolitana è oggetto di un vivace confronto tra il movimento gay (omosessuale) e il movimento merry (eterosessuale). Entrambi pretendono lo sconto in quanto minoranze discriminate, entrambi dichiarano solennemente di aver fiducia nella magistratura. A proposito della quale si fa presente che l’attuale (ed efficacissimo) sistema di Monitoraggio, intercettazione e controllo generale (Micg) suscita qualche lamentela negli ambienti reazionari che rifiutano d’essere monitorati anche in bagno. Che cosa avranno da nascondere? Indagheremo.

    5) All’Auditorium Parco della Musica (Roma) sono previsti due interessanti dibattiti. Il primo riguarda il clima. Innumerevoli antagonisti, poiché furono sommersi dalla neve e dal gelo, si azzardano ad asserire che il riscaldamento globale è “una bufala” (citiamo testualmente), poiché la loro esperienza, personale e non scientifica, dimostrerebbe che hanno patito il freddo. Gli scienziati a noi più vicini smaschereranno gli scettici sostenendo (con ragione) che il riscaldamento globale scioglie i ghiacci e, dunque, provoca il freddo. Quindi, d’inverno fa freddo. O per colpa del caldo o per colpa del freddo. Ci vuole tanto a capirlo? L’altro dibattito, più spinoso, riguarda la mercificazione del corpo della donna. Il titolo dell’incontro è problematico: “E’ più nobile il culo o il cervello?”. I discussant tenteranno di difendere le rispettive posizioni. Qualcuno sosterrà che è più nobile (e meno costoso) mercificare i cervelli degli intellettuali, degli impiegati, degli scrittori, dei giornalisti etc. Altri si batteranno contro lo scandalo umiliante della mercificazione dei culi. Noi sospendiamo il giudizio, pur constatando che tanto il culo quanto il cervello sono doni di natura e che, come tali, andrebbero entrambi rispettati.

    6) Infine, una matassa politica piuttosto imbrogliata. Il partito islamico chiamato “Primavera”, presente alla Camera e con un sottosegretario nel governo, accusa un forte disagio nel confrontarsi con il piccolo partito degli estremisti Salafiti, legati a fil doppio con il Califfato che comprende il Nordafrica e gran parte del medio oriente. “Primavera” ha già accettato molti compromessi, pur di mantenere ragionevoli rapporti con le regole occidentali. Recentemente, per esempio, ha concesso alle donne il permesso di guidare l’automobile, purché si tratti di una macchina costruita a Damasco, la celebre berlina “Scimitarra”. La minigonna no, ma i pantaloni (larghi) sì. Eccetera. Certo, quando l’ambasciatore Macario Trota si è presentato alla conferenza stampa col marito, i giornalisti della “Primavera” hanno abbandonato l’aula. Ma questo si può capire.

    Signor presidente Buffon, osiamo sperare che queste note Le siano utili. La preghiamo di accettare il nostro deferente saluto, rivolto a Lei e alla Sua Signora, Donna Alena Seredova.