
Passeggiate romane
Le mosse di Bersani per incastrare Renzi e la scelta di Veltroni sulle primarie
No, le primarie no. E’ tempo di primarie, per il Pd. Da quando Pier Luigi Bersani ha annunciato di volerle fare al Pd non si ragiona più. Massimo D’Alema e Franco Marini, che non erano d’accordo con il segretario, ma che non sono riusciti a fermarlo, adesso stanno facendo pressing su di lui perché metta delle regole che rendano la vita difficile al suo rivale, Matteo Renzi.
No, le primarie no. E’ tempo di primarie, per il Pd. Da quando Pier Luigi Bersani ha annunciato di volerle fare al Pd non si ragiona più. Massimo D’Alema e Franco Marini, che non erano d’accordo con il segretario, ma che non sono riusciti a fermarlo, adesso stanno facendo pressing su di lui perché metta delle regole che rendano la vita difficile al suo rivale, Matteo Renzi. I due “vecchi” big del Pd sperano che in questo modo il partito non si spappoli per colpa delle primarie che, inevitabilmente, divideranno i democrats.
Numeri e sondaggi. Stando ai sondaggi riservati che vengono fatti in questi giorni la maggior parte degli elettori del Partito democratico non ha ancora deciso per chi votare alle primarie. Gli indecisi superano addirittura quelli che hanno già deciso di indicare Bersani come loro candidato.
Primarie, dunque. Ma non solo per il leader, anche per i parlamentari. A chiederle sono gli emiliani. La direzione del Partito democratico di quella regione, infatti, si è riunita qualche giorno fa e ha deciso di non voler più dirigenti che vengono paracadutati nelle zone rosse. “Il Pd dell’Emilia Romagna sceglierà i parlamentari con le primarie, anche se Roma decidesse di non farle”, ha annunciato il segretario regionale del Partito democratico Stefano Bonaccini. E su questo gli emiliani non transigono.
Guerra sia. E’ già guerra senza quartiere tra il segretario del Pd e il sindaco di Firenze. Il leader del Partito democratico ha messo al lavoro i suoi soprattutto in Toscana, per dimostrare che Renzi è isolato anche nella sua regione. Perciò i bersaniani stanno telefonando a ogni sindaco toscano, a ogni amministratore locale, per convincerli a schierarsi pubblicamente a fianco del segretario.
Veltroni bersaniano. Intanto Walter Veltroni, anche se non ufficialmente, ha sciolto la riserva: sosterrà Bersani alle primarie, anche se alcuni dei suoi contestano questa scelta e hanno deciso di appoggiare Renzi. Ma Veltroni – che, di fatto, ha sciolto la sua corrente – vuole rientrare in maggioranza e quindi ha preferito non puntare sullo sfidante, ma di rivolgersi all’usato sicuro. Una parte dei suoi mugugna, però non c’è più verso di fargli cambiare idea. A meno che… a meno che Bersani non annunci, come qualcuno sostiene, di ritenere inderogabile la regola del tetto dei tre mandati parlamentari. In questo caso Veltroni non potrebbe più ripresentarsi alle elezioni e dovrebbe dire addio al sogno della poltronissima della Camera dei deputati. Allora l’ex segretario potrebbe non avere più interesse a sostenere Bersani.


Il Foglio sportivo - in corpore sano
Fare esercizio fisico va bene, ma non allenatevi troppo
