La Hbo boccia le Correzioni e fa venire un sospetto ai fan di Franzen

La Hbo boccia “Le Correzioni” di Jonathan Franzen. L’episodio pilota, scritto dallo stesso Franzen assieme al regista Noah Baumbach (già sceneggiatore per Wes Anderson), pare sia piaciuto ai dirigenti della tv via cavo, che però hanno espresso qualche dubbio sul seguito. Il romanzo sulla famiglia del Midwest – padre con Alzheimer, madre con la mania del Natale, tre figli disadattati ognuno a modo suo – va avanti e indietro nel tempo. C’era il timore che i flashback diventassero pesanti, che lo spettatore perdesse l’orientamento, che il gioco dell’oggi e dello ieri diventasse ripetitivo. Quindi il pilot non avrà la sua serie, e pazienza per il cast da grande produzione cinematografica: Chris Cooper e Dianne Wiest erano i genitori, Maggie Gyllenhaal e Ewan McGregor due dei rampolli trasferiti dal Midwest a New York. 

Il fumantino Franzen – bell’esempio del fatto che si può essere nello stesso tempo bravissimi scrittori e persone insopportabili – non ha finora commentato. Ma ci aspettiamo da un momento all’altro parole di fuoco verso la tv via cavo (quella via etere ha già avuto la sua parte di insulti). Ne ha scagliate già parecchie verso altre diavolerie moderne: Internet, Twitter, gli ebook. Per scrivere “Libertà” racconta di aver sigillato l’uscita del computer che serviva per collegarsi a Internet (il ragazzo evidentemente ha una spiccata tendenza a distrarsi e a perdere tempo). Twitter gli fa orrore perché induce alla superficialità. Kindle più che mai, perché bisogna sentire l’odore e il fruscio della carta. 

La sua credibilità come profeta di sventura è però pari a zero. Funziona al contrario di Cassandra, condannata dal dio Apollo a profetizzare la verità e a non essere creduta. Jonathan Franzen spara le sue previsioni sul mondo che verrà, con gran seguito mediatico, e non ci azzecca mai. Prima di scrivere “Le correzioni” annunciò sul New Yorker la fine del romanzo capace di conquistare nello stesso tempo i critici e il pubblico. Poi ammise, a denti stretti e borbottando, che aveva scambiato una sua (momentanea) incapacità con lo stato del mondo. 

Non può neanche dare la colpa alla crisi. Scartato il pilot delle “Correzioni”, la Hbo ha in programma altre appetitose proposte. A giugno trasmetterà la nuova serie di Aaron Sorkin, “Newsroom”, e sono in arrivo le nuove stagioni di “True Blood”, “Treme” e “Boardwalk Empire”. Confermata anche la messa in produzione di “True Detective”, otto episodi scritti da Nic Pizzolatto e diretti da Cary Fukunaga, il regista che aveva adattato “Jane Eyre” con Mia Wasikowska e Michael Fassbender. Protagonisti, i poliziotti Woody Harrelson e Matthew McConaughey a caccia di un serial killer in Louisiana.

I fan sono dispiaciuti, ma lo saranno ancor di più se Franzen attaccherà con la litania che una volta era tipica degli scrittori che mettevano piede a Hollywood. E subito si lamentavano dei produttori ignoranti e degli studios votati al profitto. La Hbo ha rivoluzionato la tv, e anche se tutti possono sbagliare – tra i rifiuti illustri ci fu il copione di “Mad Men” firmato da Matthew Weiner, ora targato Amc – ha collezionato clamorosi successi. Probabilmente nel pilot c’era qualcos’altro che non convinceva, oltre ai flashback. E forse affidare l’adattamento a Franzen, che di tv ne vede poca, non era la scelta giusta. Gli scrittori sono molto affezionati a ogni dettaglio delle loro creature. E il passaggio da un linguaggio all’altro non sempre riesce. 

Leggi Leggere Franz e scoprire che il Romanzo è vivo. Astenersi critici-scrittori di Mariarosa Mancuso - Leggi Non arzigogola ed è scorretto. Tutto il talento di Mr. Franzen di Mariarosa Mancuso