A Manchester svetta il ciuffo di Mancini
L'avevamo dato per spacciato anche noi qualche settimana fa, ma la capacità di farsi del male da solo dello United ha resuscitato il City come nemmeno la Champions con il Chelsea. Ieri sera il ciuffo di Mancini ha svettato per tutti i novanta minuti, non solo per il vento che soffiava all'Etihad Stadium. I celesti di Manchester hanno giocato meglio dei concittadini diavoli, ai quali va dato atto di essere lì a giocarsi il titolo con una delle squadre più scarse che Sir Alex Ferguson abbia mai allenato.
L'avevamo dato per spacciato anche noi qualche settimana fa, ma la capacità di farsi del male da solo dello United ha resuscitato il City come nemmeno la Champions con il Chelsea. Ieri sera il ciuffo di Mancini ha svettato per tutti i novanta minuti, non solo per il vento che soffiava all'Etihad Stadium. I celesti di Manchester hanno giocato meglio dei concittadini diavoli, ai quali va dato atto di essere lì a contendersi il titolo con una delle squadre più scarse che Sir Alex Ferguson abbia mai allenato. Questa era la partita dell'anno (altro che l'avanspettacolo televisivo di Barcellona-Real Madrid) e come all'andata hanno pesato di più i milioni degli arabi del City e la capacità del tecnico italiano di metterli in campo. In tribuna, come una nemesi per ogni inglese che si rispetti, c'era Maradona, anche se la medaglia del più brutto per una volta non è andata a lui, ma a Liam Gallagher, anch'egli in tribuna. La partita è un dettaglio, non starò certo a raccontarvela: se l'avete vista bene, se no male. Lo United sembrava il Liverpool, con il solito De Gea nella parte del gatto di marmo e Rooney che oltre a quella degli spogliatoi non ha visto altra porta.
Ferguson era nervoso, e quando Mancini lamentandosi con il quarto uomo è diventato più noioso di un pensionato che commenta i lavori in corso sotto casa, Sir Alex è corso a dirglielo. Hanno dovuto seprararli, ancora un po' e venivano alle mani. Ferguson ha cominciato, l'italiano sarebbe andato avanti ancora un po'. Dopo l'1-0 di ieri, subito senza tirare mai in porta, l'unica speranza per i Red Devils è il Newcastle, in corsa per la Champions, che nel prossimo turno ospita i citizens. L'unico pericolo per Mancini è Mancini stesso. I tifosi del City ancora non ci credono, e la paura di una beffa nel finale di stagione è tanta, almeno quanto quella che si proverebbe a incontrare Tevez di notte per strada.
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