Chi è la donna che sa bene cosa vogliono le casalinghe (disperate e no)

Redazione

C'è un fenomeno che sta sconvolgendo lo shopping online rendendolo una lotteria. Si tratta di Gilt, un gruppo che oggi, a quattro anni dal lancio, fattura oltre un miliardo di dollari l'anno e l'anno prossimo si metterà in gioco in borsa. A crearlo è stata una signora che sa bene cosa vogliono le casalinghe, disperate e no.

di Eleonora Galasso

    C'è un fenomeno che sta sconvolgendo lo shopping online rendendolo una lotteria. A crearlo è stata una signora che sa bene cosa vogliono le casalinghe, disperate e no. A metà giornata, a New York, scatta il minuto del lusso in saldo: alle 12,01 e per soli sessanta secondi c’è il “flash sale”, una vendita lampo che quotidianamente propone oltre diecimila capi d'alta moda a prezzi stracciati, con un risparmio fino al sessanta per cento. La lista d’attesa media per aggiudicarsi un capo è a cinque zeri, e arrivare alle prime posizioni necessita di una raffinata strategia. Se è vero che fino al minuto precedente le 12,01 ora locale sono ancora in lizza in homepage i rimasugli del flash sale del giorno precedente, una colonna a destra evidenzia l’anteprima della vendita che sta per partire. Bisogna essere veloci e determinati, e l’esperienza in una fila davanti a un negozio prima dell’inizio di una grande svendita (o di una grande collezione) può non essere sufficiente.

    Dietro questo fashion-fenomeno che, dal 2008 ad oggi, ha fidelizzato più di cinque milioni di utenti, per lo più donne negli Stati Uniti, c’è il nuovo gigante del lusso on line: Gilt. Il gruppo fattura un miliardo di dollari l’anno ed è secondo solo al titano delle vendite on line Amazon. S’ispira ai “sample sale”, gli eventi stagionali dove le fashionistas si mettono in fila in orari improbabili per concedersi i luccicanti avanzi delle sfilate, molto popolari nelle capitali della moda. Il merito va a Susan Lyne, una signora mondana e ubiqua, sempre elegante e pronta, con una qualità rara: sa quello che le donne d’America vogliono. E’ lei una delle responsabili del successo di Desperate Housewives - la celebre serie televisiva -, ha diretto la megaimpresa culinaria di Martha Stewart (quando Martha era in carcere per insider trading) ed oggi uno dei nomi più rispettati del mondo della moda online. A suo agio in una conferenza con Sheryl Sendberg quanto nella poltrona del consiglio di amministrazione di AOL, è richiestissima nei party dei vip nella east e nella west coast. Lyne spiega alla stampa americana il successo di Gilt: “Quando si vince, è fantastico, e anche quando si perde, il sito rimane una guida. Osservando cosa è stato venduto velocemente, si capisce qual è il trend. E’ meglio di Vogue. E’ meglio di qualsiasi altra cosa".

    L’anno prossimo Gilt si metterà in gioco in Borsa. Si tratta, sulla carta, di una delle più attese offerte pubbliche del 2013 (ma attenzione con le aspettative, anche Groupon sembrava un investimento sicuro e ora c’è chi parla di una nuova Enron). L’asset più forte è il target: secondo le stime ufficiali, le donne detengono oltre la metà del potere di spesa negli Stati Uniti. Per non sbagliare, Lyne ha chiamato a lanciare il gruppo due invidiabili e biondissime socialite appena uscite da Harvard, Alexis Maybank e Alexandra Wilkis Wilson. Che spiegano ai magazine americani, accanto alla loro foto in stile chic e non impegnato, che l'impresa basa la sua fortuna su un modello irresistibile: prodotto d’alta qualità (e con un forte valore di status) a prezzi bassi. A disposizione c’è l'inventario di ciascuna azienda di riferimento, ma vengono acquistati solamente gli articoli, pagati all’istante, che riescono a vendere sul loro sito. Il rischio di perdite è molto basso, l’affare sembra ottimo.

    di Eleonora Galasso