Calcioscommesse, Masiello ammette di aver fatto autogol per soldi

E’ arrivata a Bari l’inchiesta sul calcioscommesse. A partire da ieri notte la procura del capoluogo pugliese sta eseguendo alcune ordinanze di custodia cautelare con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. In manette sono finite tre persone: Andrea Masiello, ex terzino del Bari quest'anno all'Atalanta e due suoi amici e scommettitori, Giovanni Carella e Fabio Giacobbe, ritenuti complici delle combine di alcune partite. L'accusa per i tre è di aver truccato le ultime gare dello scorso anno del campionato di serie A, quando il Bari era già retrocesso, vendendo informazioni ad alcuni scommettitori.

Il procuratore di Bari, Antonio Laudati ha spiegato durante la conferenza stampa seguita agli arresti: “Per Bari-Lecce giocata il 15 maggio del 2011, finita 0-2 per il Lecce, abbiamo accertato che sono stati dati in garanzia assegni poi tramutati in danaro contante a fine partita”. E proprio nel derby Bari-Lecce del 15 maggio 2011 Masiello realizzò una clamorosa autorete. Lo stesso Masiello, davanti ai magistrati, ha ammesso l'errore volontario: "Quando il risultato era sullo 0-1 ho sfruttato un'occasione che mi si è posta per poter cristallizzare definitivamente l'esito di sconfitta per il Bari e poter ottenere il pagamento promessomi, realizzando così l'autogol con cui si è concluso l'incontro". Negli interrogatori precedenti all'arresto, invece, aveva sempre negato di aver accettato le somme di denaro. Secondo Laudati "quel derby Bari-Lecce ha segnato la fine dello scorso campionato di Serie A, e quindi la sua falsificazione sportiva".

Gli inquirenti stanno indagando sulle ultime nove partite del campionato di calcio 2010/2011, in particolare Bari-Lecce, Palermo-Bari, Bologna-Bari, Bari-Chievo e Bari-Sampdoria. Sotto osservazione c'è anche Udinese-Bari del maggio 2010, una delle ultime del campionato 2009/2010.

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