
A man with a plan
Il candidato più appetibile in queste pasticciate primarie repubblicane è quello che non corre per la presidenza. Mentre Mitt Romney e Rick Santorum si sfidavano nel voto dell'Illinois, il capo della commissione Budget alla Camera, Paul Ryan, ha presentato il suo piano per risanare il bilancio, una riedizione più radicale e dettagliata del “Path to Prosperity” proposto lo scorso anno.
Il candidato più appetibile in queste pasticciate primarie repubblicane è quello che non corre per la presidenza. Mentre Mitt Romney e Rick Santorum si sfidavano nel voto dell’Illinois, il capo della commissione Budget alla Camera, Paul Ryan, ha presentato il suo piano per risanare il bilancio, una riedizione più radicale e dettagliata del “Path to Prosperity” proposto lo scorso anno. Il piano prevede un taglio del debito di 5.300 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni rispetto alla manovra proposta dal presidente, Barack Obama, e si propone di raggiungere l’obiettivo con una coraggiosa combinazione di tagli ai programmi di assistenza federale – dalla sanità agli assegni di disoccupazione passando per gli ammortizzatori sociali – e riduzione delle tasse per sostenere la crescita economica. Ryan e i repubblicani alla Camera – raggiunti per l’occasione da alcuni conservatori fiscali del Partito democratico – propongono di semplificare radicalmente il sistema fiscale introducendo due aliquote: il 10 per cento per la classe meno abbiente, il 25 per cento per i più ricchi. L’obiettivo del deputato è quello di avviare una riforma disciplinata che porterà all’eliminazione del debito americano nel 2040. La visione economica contenuta nel piano di Ryan non potrebbe essere più lontana da quella della Casa Bianca, che ha obiettivi meno ambiziosi dal punto di vista dei tagli compensati da tassazioni più severe per chi guadagna più di 150 mila dollari l’anno, ma è anche più equilibrata e credibile rispetto alle ricette elettorali di Romney e Santorum.
Il paradosso è che l’evento politico fondamentale per i repubblicani nella giornata di ieri è stata la presentazione di Ryan e non il voto dell’Illinois. Se la contesa elettorale è l’espressione di un guazzabuglio di idee conservatrici che non precipitano in una linea chiara, il piano del deputato è il volto razionale e competitivo del partito. Qualunque candidato sfiderà Obama a novembre dovrà prendere posizione di fronte alla traccia economica lasciata dal criptocandidato al quale tante voci del partito avevano chiesto di correre già in questa tornata elettorale. Lui è rimasto lontano dall’arena per armeggiare con grafici e tabelle, ma la sua scelta per il basso profilo è soltanto apparente: ieri ha mostrato che il conservatorismo non può prescindere dal suo volto giovane e credibile.


Il Foglio sportivo - in corpore sano
Fare esercizio fisico va bene, ma non allenatevi troppo
