En attendant Merkel, anche il summit di Davos si fa il social network

Michele Masneri

E' stata la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ad aprire i lavori del World Economic Forum di Davos che oggi inaugura la sua quarantaduesima edizione. Tra gli ospiti attesi, il presidente della Bce, Mario Draghi, il segretario americano al Tesoro, Timothy Geithner, il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, il premier britannico David Cameron, il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurrìa.

    E' stata la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ad aprire i lavori del World Economic Forum di Davos che oggi inaugura la sua quarantaduesima edizione. Tra gli ospiti attesi, il presidente della Bce, Mario Draghi, il segretario americano al Tesoro, Timothy Geithner, il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, il premier britannico David Cameron, il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurrìa. Tra gli italiani, il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Numerosa anche la comunità imprenditoriale, tra cui il patron della Microsoft Bill Gates.

    A Davos quest’anno ci sarà anche un altro imprenditore dell’hi-tech, Vivek Renadivé: il nome non dirà nulla ai più, ma è considerato una delle personalità emergenti della Silicon Valley e uno dei più pericolosi concorrenti del Facebook di Marc Zuckerberg. Con la sua società di software, Tibco, di base a Palo Alto, Renadivé, origini indiane e laurea al Mit di Boston, sta applicando al mondo del software aziendale le regole del social network: mette in comunicazione le aziende tra loro e con i fornitori, persone, dati, applicazioni, processi. La sua società, che gestisce i software di Amazon, di eBay e del Chicago Mercantile Exchange, la più grande Borsa di derivati al mondo, adesso punta su un nuovo progetto.

    A Davos, l’imprenditore cinquantaquattrenne presenterà TopCom, una piattaforma software chiusa che unisce la funzionalità dei principali social network (mail, post, commenti, chat e video chat) integrandola con Twitter, ma blindata all’esterno. TopCom è stato realizzato appositamente per Davos, con l’idea di perpetuare in rete il momento di incontro tra i leader globali presenti al raduno svizzero. Così è calibrato su un’utenza massima di 200 membri, ed è stato studiato anche sulla base di calamità come lo tsunami giapponese del 2011. Il fondatore del World Economic Forum, Klaus Schwab, che è uno sponsor di TopCom, ha detto che “in quel caso il primo ministro giapponese Yoshihiko Noda avrebbe potuto postare un suo video. In pochi minuti, si sarebbe potuta organizzare una conference call con i leader mondiali. Gli amministratori delegati delle grandi compagnie con stabilimenti in zona si sarebbero potuti coordinare per organizzare l’evacuazione delle fabbriche e gestire meglio gli stop alla produzione”. “E’ un Facebook per i leader globali”, ha detto Schwab.