That win the best
A Londra si chiude l'anno giocando, a Torino con Del Piero Babbo Natale
Scrivo questo articolo al fischio finale di Chelsea-Fulham 1-1, dopo avere perso il conto degli errori di Torres e in attesa delle altre partite di Premier League, di cui per forza di cose ignoro il risultato (forse potrei chiedere a qualche ex giocatore italiano, sembra che da voi i risultati si sappiano prima di scendere in campo).
Scrivo questo articolo al fischio finale di Chelsea-Fulham 1-1, dopo avere perso il conto degli errori di Torres e in attesa delle altre partite di Premier League, di cui per forza di cose ignoro il risultato (forse potrei chiedere a qualche ex giocatore italiano, sembra che da voi i risultati si sappiano prima di scendere in campo).
Il punto non è se il Manchester United ha battuto il Wigan o no, se il City è stato fermato dal West Bromwich o ha consolidato il proprio primato, se l'Arsenal continua a recitare la parte assegnatagli dallo Shakespeare che scrive le battute del campionato di calcio inglese (perché per forza c'è uno Shakespeare che scrive la Premier League), quella della bella incompiuta. Il punto è che ieri da noi si è giocato, da voi no. Forse gli scommettitori hanno bisogno di un paio di settimane per chiudere il bilancio 2011, forse i telespettatori italiani hanno bisogno di rifiatare dalle fesserie che dice Massimo Mauro su Sky, forse Severgnini è troppo occupato a fare il guru di Twitter e a giustificare apostrofi sbagliati di altri guru per scrivere simpatiche riflessioni sull'essere interisti. Fatto sta che dopo avere giocato per due mesi a ogni ora del giorno e della notte dal lunedì alla domenica, ora i campionati italiani fanno una pausa invernale che manco in Russia. Il calcio invece è come le feste natalizie: basterebbe non abbuffarsi alla vigilia per riuscire a mangiare fino a capodanno.
Detto questo, ammetto che il 2011 non si chiude certo in gloria per noi inglesi. Lo United sconfitto in finale di Champions a maggio e poi eliminato nei gironi a novembre, il City che dà spettacolo sull'isola e tentenna sul Continente, Chelsea e Arsenal uniche testimonial della Albione pallonara, non sono un grande biglietto da visita. Ferguson lo sa, e infatti è sempre più convinto di continuare ad allenare (secondo le promesse fatte alla moglie avrebbe dovuto smettere a 70 anni, che compirà tra quattro giorni). E' chiaro che non lascerà prima di avere vinto un'altra Champions League, e non lo farà senza il suo scudiero di fiducia. E' notizia di due giorni fa che Sir Alex sta pensando al rinnovo del contratto per Ryan Giggs, che a 39 anni da compiere continua a essere uno dei migliori in campo sempre. Roba che Del Piero si sogna di notte.
Per far parlare di sé, il 24 dicembre il capitano bianconero si è travestito da Babbo Natale per le strade di Torino. Non poteva scegliere costume più azzeccato: se è vero che Babbo Natale non esiste, Del Piero per lo meno non esiste più. Da un pezzo.


Il Foglio sportivo - in corpore sano
Fare esercizio fisico va bene, ma non allenatevi troppo
