Il Cav. pronto alle elezioni: "Ma non faremo cadere noi Monti"
“Non c'è nessuna certezza che questo governo possa andare avanti fino alla legislatura" e il Pdl è sempre pronto al voto. Così Silvio Berlusconi, tornato ofggi a parlare in occasione della presentazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa. Il Cav. si è detto critico sulla manovra che domani verrà votata alla Camera: "Il Professore e' stato costretto a fare retromarcia su tutto. Monti è davvero disperato". Il Cavaliere lo dice anche per difendere il suo governo: "In Italia nessuno riesce a fare quello che vuole".
“Non c'è nessuna certezza che questo governo possa andare avanti fino alla legislatura" e il Pdl è sempre pronto al voto. Così Silvio Berlusconi, tornato ofggi a parlare in occasione della presentazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa. Il Cav. si è detto critico sulla manovra che domani verrà votata alla Camera: "Il Professore è stato costretto a fare retromarcia su tutto. Monti è davvero disperato". Il Cavaliere lo dice anche per difendere il suo governo: "In Italia nessuno riesce a fare quello che vuole".
Alla domanda se potrebbe essere lui a chiedere lo scioglimento delle Camere, il Cav. ha risposto così: “Non io perché sono una persona responsabile, ma non credo che altri abbiano lo stesso senso dello Stato e la stessa responsabilita'". Berlusconi poi ha aggiunto, sulle possiblità di successo del governo Monti: "A me non fa nessun piacere vedere l'insuccesso di qualcuno, soprattutto di Monti che con generosità si e' messo a disposizione del Paese, e credo davvero sia un fatto di generosita' piu' che di ambizione. Questo e' un governo di missione".
''Questo paese è ingovernabile. Mussolini aveva ragione quando diceva che non è difficile governare gli italiani, ma è inutile''. Il Cav. rivela sta in questi giorni sta leggento i diari di Benito Mussolini e le lettera di Clara Petacci. ''Debbo dire che in quelle lettere mi ci ritrovo. Chi governa l'Italia non ha potere, può al massimo chiedere una cortesia, ma non puo' dare ordini''. L'ex premier ricorda come il Duce si lamentasse del fatto di non potere neppure raccomandare una persona. ''Che democrazia è questa?'', si chiedeva Mussolini. E infatti, fanno notare a Berlusconi, non era una democrazia quella del dittatore fascista. ''Beh era una democrazia minore'', ha risposto.
Berlusconi poi ha anche parlato dell'antico alleato, l'Udc di Pierferdinando Casini. Se Udc e Pdl in Europa stanno seduti nello stesso gruppo e in Italia non è così dipende "dalle ambizioni personali del suo leader che e' un professionista della politica, che fa politica badando ai suoi traguardi personali. Io invece penso solo agli interessi dell'Italia. In politica non mi sono mai trovato bene". Ma "l'Udc sarà costretta a stare nel centrodestra perché i suoi elettori sono moderati, in gran parte cattolici, e quando l'Udc in Piemonte per le elezioni regionali ha deciso di stare con la sinistra ha perso metà dei suoi elettori. I sondaggi dicono che se in una elezione regionale la perdita è del 50 per cento, potrebbe essere di 2/3 alle elezioni nazionali nonostante Casini abbia il suo pubblico affezionato: quasi il 70 per cento delle elettrici di età superiore ai 50 anni lo votano perché gli piace. Io non sono assolutamente geloso: è un bel fieu, un bel ragazzo". Berlusconi infine ricorda ancora una volta che se l'Udc non ha fatto parte della coalizione di centrodestra che ha vinto le scorse elezioni è perché "Fini si è opposto, io avrei accettato l'Udc con il simbolo dell'Udc per realismo, anche se avrei preferito che entrasse" nel Pdl. Detto questo, per il Cavaliere "è un non senso il fatto che in Europa l'Udc sia con noi e in Italia non solo non sia con noi ma sia stata all'opposizione del nostro governo con la sinistra".


Il Foglio sportivo - in corpore sano
Fare esercizio fisico va bene, ma non allenatevi troppo
