That win the best
Saviano dà lezioni di giornalismo, Alemanno di sicurezza, la Juve di moda
Qualcuno mi dica che cosa hanno fatto di male i tifosi della Juventus (a parte tifare Juventus) per meritarsi una squadra che invece di indossare i colori a tutti noti si trova a fare la parodia del Palermo con maglie fucsia tanto da far sembrare la sfida con la Lazio di sabato sera una partita Maschi contro Femmine (e il livello del gioco non era dissimile da un match del genere, peraltro). L'unica spiegazione che mi sono dato è che forse è un modo scelto dalla nuova dirigenza per rompere con il passato della Triade.
Qualcuno mi dica che cosa hanno fatto di male i tifosi della Juventus (a parte tifare Juventus) per meritarsi una squadra che invece di indossare i colori a tutti noti si trova a fare la parodia del Palermo con maglie fucsia tanto da far sembrare la sfida con la Lazio di sabato sera una partita Maschi contro Femmine (e il livello del gioco non era dissimile da un match del genere, peraltro). L'unica spiegazione che mi sono dato è che forse è un modo scelto dalla nuova dirigenza per rompere con il passato della Triade. Eppure il bianco e il nero fanno ancora un certo effetto, se è vero che il Newcastle sabato pomeriggio ha ottenuto un rigore inesistente contro lo United portando i Red Devils all'ennesimo pareggio nelle ultime settimane. Che lo stellone di Alex Ferguson sia un po' appannato è evidente: là dove solo qualche mese fa il Manchester United faceva una tournée trionfale, gli Stati Uniti, oggi c'è Roberto Saviano che aizza gli occupanti di Wall Street e fa lezioni di giornalismo al New York Times (“to explain the mechanism of mafia”). Seguiranno Massimo Moratti che dà lezioni di simpatia a Rowan Atkinson, Simone Loria che spiega a Leo Messi come si stoppa il pallone e Gianni Alemanno che insegna a De Magistris come tenere sicura una città.
A proposito, “se uno va in giro con il Rolex per Napoli significa che non è ancora abbastanza napoletano” è una frase surreale che si presta a molteplici interpretazioni, ma è davvero quello che ha detto De Laurentiis dopo che la fidanzata di Lavezzi, Yanina Screpante, aveva proclamato Napoli “città di merda” su Twitter per via dell'ormai nota rapina. Il punto di questa simpatica disputa culturale che farebbe slogare i pollici persino a un professionista del social network come Beppe Severgnini è che ormai il calcio giocato è poco più di un accessorio. Le vicende interessanti hanno a che fare con l'espulsione di Balotelli e la successiva (non confermata) rottura della porta dello spogliatoio (“chi rompe paga”, dice Mancini, che ormai è una specie di “podestà straniero” del City), oppure con il pugno di Osvaldo a Lamela, forse una delle baruffe più marginali della storia del calcio. Nessuno in tutta questa caciara si ricorda che lo Swansea City gioca un calcio che non ha nulla a che vedere con la posizione che occupa in classifica.


Il Foglio sportivo - in corpore sano
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