Quando De Benedetti e Scalfari lodavano il Lodo Mondadori
Oggi l'avvocato del premier, Niccolò Ghedini, ha confermato che Mediaset pagherà il risarcimento milionario alla Cir di Carlo De Benedetti: "E speriamo poi che riavrà i soldi indietro quando la Cassazione farà giustizia". Editore e fondatore di Repubblica sono ovviamente interessati alla vicenda. Ma che cosa dicevano vent'anni fa sul Lodo Mondadori? Lo hanno segnalato due blogger tra i più attivi nel panorama italiano.
Oggi l'avvocato del premier, Niccolò Ghedini, ha confermato che Mediaset pagherà il risarcimento milionario alla Cir di Carlo De Benedetti: "E speriamo poi che riavrà i soldi indietro quando la Cassazione farà giustizia". Ghedini, in Tribunale a Milano per l'udienza Mediatrade, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se era in progetto una legge per intervenire sulla sentenza di sabato scorso, che ha condannato Fininvest a pagare 560 milioni di euro di risarcimento a De Benedetti per la vicenda del Lodo Mondadori: "'Non c'è nessuna ipotesi di legge, lo escludo categoricamente''.
Mediaset, dunque, pagherà quanto chiesto aspettando la sentenza definitiva della Cassazione. Editore e fondatore di Repubblica sono ovviamente interessati alla vicenda. Ma che cosa dicevano vent'anni fa sul Lodo Mondadori? Lo hanno segnalato due blogger tra i più attivi nel panorama italiano.
Christian Rocca, due giorni fa, nel suo blog Camillo ha raccontato di quando a Scalfari la scalata, il lodo e la sentenza Mondadori parevano legittimi: "Nell'articolo post accordo Scalfari lamenta soltanto la fine del sogno di un mega polo editoriale Mondadori-Espresso (le concentrazioni editoriali spaventano solo quando sono degli altri, si sa), ma ripercorrendo la vicenda di Segrate ricorda che «purtroppo i successivi sviluppi della situazione e un repentino quanto imprevedibile cambio di maggioranza da parte di una di queste componenti rese impossibile il consolidamento di quel disegno editoriale»".
Ieri sul blog Daw è stata pubblicata un'intervista di De Benedetti del 1991: "Raggiunsero un accordo sulla controversia della Mondadori, grazie alla mediazione di Ciarrapico (che oggi è senatore del PdL, ma all'epoca era molto vicino a De Benedetti). Erano tutti felici". Nel video, De Benedetti dice: "Tanti cari affettuosi auguri a Berlusconi, che è una persona che ha fatto bene all'Italia e ha dato un notevole impulso all'immagine dell'imprenditoria italiana all'estero".
Prima della sentenza della Corte d'Appello, e sul comma prima introdotto e poi cancellato dalla manovra finanziaria, aveva già scritto Giuliano Ferrara, dicendo che "la sorte ria dello spericolato comma ad personam, che consente nelle cause civili multimilionarie di sostituire il pagamento immediatamente esecutivo del risarcimento con una cauzione, in attesa della sentenza definitiva, non è rilevante come la sorte patrimoniale di Berlusconi, attaccata dalla magistratura oggi come ieri". In sostanza, quella di Berlusconi è roba nostra, parte di una storia politica. La vicenda, nel dettaglio, l'avevamo spiegata qui: Come si è arrivati, dopo una lunga storia politica, al grottesco risarcimento pro De Benedetti.


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