Domani al teatro Capranica a Roma

Nome per nome, idea per idea, ecco le donne del centrodestra

Redazione

Muoversi, cambiare tutto. Tra “chi deve farlo, nome per nome”, il direttore del Foglio, nell'editoriale di ieri, chiama in causa le donne del centrodestra. Tra le quali c'è il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, che domani sarà al Capranica. Il ministro spiega che “più che arrovellarci in un discorso interno al partito, dobbiamo affrontare il recupero del voto dei giovani. La sinistra cavalca le loro paure”.

    Muoversi, cambiare tutto. Tra “chi deve farlo, nome per nome”, il direttore del Foglio, nell'editoriale di ieri, chiama in causa le donne del centrodestra. Tra le quali c'è il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, che domani sarà al Capranica. Il ministro spiega che “più che arrovellarci in un discorso interno al partito, dobbiamo affrontare il recupero del voto dei giovani. La sinistra cavalca le loro paure, noi dobbiamo dire che la risposta non sta nell'occupazione del potere nell'università, nel sistema della ricerca, nella scuola e nella pubblica amministrazione. La risposta è creare mobilità sociale e una coesione che non può nascere dal fare promesse a tutti senza cambiare nulla, come fa la sinistra, la cui politica che si traduce in declino e illusioni. Quindi, avanti nelle riforme di università, ricerca, scuola  e pubblica amministrazione, luoghi dove pesa la forza di conservazione della sinistra.

    Dobbiamo spiegare ai giovani che solo introducendo responsabilità e merito si può creare mobilità sociale. Non è una questione di organigrammi interni, quindi, anche se ritengo che l'investitura di Alfano sia un passaggio molto positivo, un segnale importante di coinvolgimento di un politico giovane che Silvio Berlusconi ha dato. Ma la riforma dell'università va attuata, il merito nella pubblica amministrazione va praticato, e dobbiamo valorizzare la vocazione interclassista del Pdl. Dobbiamo dare risposte ai piccoli commercianti e agli artigiani, ma anche parlare agli insegnanti e ai dirigenti della pubblica amministrazione. E dobbiamo sapere che il consenso si perde se si arrestano le riforme”.

    Il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, conferma la sua presenza all'iniziativa di domani e vede “la chiamata alla vitalità che arriva dal direttore del Foglio come una provocazione positiva. Vorrei ricordare che, quando abbiamo lanciato Liberamente, non abbiamo certo voluto fondare una corrente – ragionare per correnti è un modo vecchio di concepire il dibattito nel partito – eppure siamo stati accusati di voler dividere. Quella invece è una risposta a una sensazione di incompiutezza, un tentativo di dare forza all'azione sul territorio. Certe sconfitte nelle ultime amministrative, anche se non ne siamo felici,  possono diventare shock salutare. Ma il Pdl nel complesso ha retto, ed è merito di Berlusconi. Una generazione di ‘giovani quarantenni' da diciassette anni dà prova di saper affrontare i problemi che le sono stati assegnati. Partiamo da lì”. 

    All'incontro di domani parteciperà anche il ministro delle Pari opportunità, Mara Carfagna. Il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, ringrazia il Foglio per l'invito: “Mercoledì sarò al Capranica. Credo che sia fondamentale il confronto sincero e magari anche duro su cosa fare per rilanciare il nostro partito. Credo anche che sia importante avere il coraggio di mettere la faccia sulle idee, sulle proposte, sulle ricette che ognuno di noi può elaborare. Il Pdl è nato mentre era già in atto la difficile sfida del governo e, giocoforza, le energie di tutti si sono concentrate sull'affrontare la crisi e dare risposte concrete per migliorare la vita degli italiani. Ora però ha ragione il direttore Ferrara con il suo appello ai dirigenti del Pdl: ai giovani e alla donne in particolare. Non mi appassiona la guerra tra i sessi né, malgrado il mio ruolo di ministro della Gioventù, quella generazionale. Abbiamo bisogno di energie vere, fresche, spendibili, appassionate e non importa la loro età né il loro genere. Io mi auguro infatti che s'impegnino con forza tutti coloro che hanno a cuore non tanto l'obiettivo di accrescere il proprio peso specifico nel Pdl, ma quello di accrescere il peso specifico del Pdl nel futuro della nazione”.

    Aderisce anche la presidente della regione Lazio, Renata Polverini: “Credo che sia opportuno l'appello affinché anche dalla classe dirigente femminile, impegnata in politica e alla guida di importanti istituzioni, nazionali e locali, possa arrivare un contributo di idee e di nuove motivazioni all'interno del centrodestra, in particolare in questa fase di rinnovamento che il Pdl sta attraversando per rilanciare la sua iniziativa politica, a sostegno del governo e del programma di riforme da portare a termine. La manifestazione di mercoledì può rappresentare una ulteriore opportunità di dibattito e di confronto, libero e costruttivo, in cui certamente le donne con la loro dose di concretezza, sensibilità e determinazione possono e devono far sentire la loro voce”.

    All'iniziativa di domani parteciperà la vicepresidente della commissione Esteri della Camera, Fiamma Nirenstein:  “Al Capranica ci sarò, anche per dire che nel partito debba finire il ‘groupismo', che non ha niente a che fare con la stima per il capo e con il riconoscimento del suo ruolo. Anzi, è qualcosa che si pone in un ambito di frivolezza e futilità, mentre la stima per il leader è nell'ambito della speranza del buon governo e di una politica sensata: è per questo che sono entrata nelle liste del Pdl. Sono sempre stata ammirata dal coraggio di Berlusconi. Nel mio campo, la politica estera, dopo tutto l'andreottismo di cui ha sofferto la politica italiana, ho visto una rivoluzione alla quale poter dare il mio contributo. Sono una donna secchiona moralista ebrea, e ho trovato sempre grande simpatia per questo mio atteggiamento. E vorrei, in questo momento di cambiamento, farne una bandiera di cultura. Viva gli intellettuali, Berlusconi! Dacci retta, perché non siamo fessi anche se a volte sembriamo un po' supponenti. Ce ne sono anche di bizzarri, disponibili e creativi e forse è l'ora di dar loro un po' ascolto”. 

    Al Capranica ci sarà anche Daniela Santanchè, sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l'attuazione del programma: “Il direttore del Foglio dice una cosa giusta, quando sprona le donne a impegnarsi e a trovare il coraggio di cambiare, in questo momento di dibattito e di reazione all'immobilismo, perché il rischio di torpore che incombe sul movimento berlusconiano, come scrive Ferrara, è reale. E fa bene a sollecitare le donne perché è da loro che partono sempre le rivoluzioni. Ma vorrei anche avvertire che,  se noi donne ci svegliamo, poi sono problemi per tutti. Ferrara è sicuro di quello che dice? Vuole davvero che ci facciamo sentire con forza? Io sono pronta, ma poi,  non chiamatemi – non chiamateci – né rompiscatole né falchi”.

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    Muoversi, cambiare tutto: chi deve farlo nome per nome

    La scommessa è che non siano lumaconi. Che non siano lenti, vischiosi, legati a forme politiche del quaternario. La scommessa è che le personalità della politica cresciute nella stagione berlusconiana si accorgano che non c'è più tempo, che è il momento di mettersi anche loro in gioco. [continua a leggere l'editoriale di Giuliano Ferrara]