"Non possiamo fermare il referendum"
Alfonso Quaranta è il nuovo presidente della Corte Costituzionale
"La Consulta non ha il potere di cancellare il referendum". E' quanto specifica di "ritenere personalmente" il presidente della Corte Costituzionale, Alfonso Quaranta, rispondendo nel corso della conferenza stampa dopo la sua elezione alla guida del palazzo della Consulta. "Ci pronunceremo domani mattina e non posso anticipare nulla", ha aggiunto riferendosi alla camera di consiglio convocata domani per decidere sul quesito relativo al nucleare.
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"La Consulta non ha il potere di cancellare il referendum". E' quanto specifica di "ritenere personalmente" il presidente della Corte Costituzionale, Alfonso Quaranta, rispondendo nel corso della conferenza stampa tenuta pochi minuti dopo la sua elezione alla guida del palazzo della Consulta.
"Ci pronunceremo domani mattina e non posso anticipare nulla" ha aggiunto riferendosi alla camera di consiglio convocata domani per decidere sul quesito relativo al nucleare. La pronuncia della Corte è stata sollecitata dal ricorso del governo, che ha agito tramite l'avvocatura di stato, contro la decisione della Cassazione di confermare il quesito referendario sul nucleare dopo l'approvazione del decreto omnibus, che sospende per un anno la ricerca sul'atomo. "Non so se sarà una decisione semplice o complessa: valuteremo ed esamineremo tutti gli aspetti della problematica, dopo aver sentito tutte le parti interessate. Per la decisione che sarà comunque rapidissima, bisognerà avere la pazienza di aspettare al giornata di domani al più tardi di dopo domani".
Nel suo primo discorso da presidente della Corte costituzionale, Alfonso Quaranta ha poi giudicato "inopportune" le interferenze della stampa nei giorni scorsi sulla sua ipotetica elezione. In particolare, Quaranta era stato indicato come politicizzato. "La Corte – ha sottolineato il presidente Alfonso Quaranta – agisce in piena autonomia e qualche volta può accadere che dall'esterno ci siano pressioni che io giudico inopportune. Quando leggo sulla stampa che è inopportuna la scelta di un presidente rispetto a un altro, la giudico un'interferenza inopportuna. Spero che questa mia elezione faccia giustizia di qualche illazione di una presunta politicizzazione della Corte. Ogni mio sforzo sarà diretto al miglioramento dell'istituto". "La Corte continuerà – ha aggiunto ancora il presidente Quaranta – a operare nel pieno rispetto dei principi dell'imparzialità, della terzietà, dell'indipendenza e della collegialità".
"Le dichiarazioni del neo presidente della Consulta rassicurano tutti gli italiani che hanno a cuore la democrazia". Così il Comitato "Vota Sì per fermare il nucleare" ha commentato le parole di Alfonso Quaranta sul passaggio del nuovo quesito referendario sul nucleare alla Consulta. "Aspettiamo serenamente il giudizio della Corte Costituzionale".
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