Il cetriolo incriminato
Ci mancava giusto il cetriolo killer, che semina il panico in tutto il continente con un'infezione intestinale in alcuni casi letale, a mostrare ancora una volta i guai dell'Europa. Mentre ieri si registrava la prima vittima in Svezia, che si somma ai quindici morti in Germania, i governi europei si scambiano accuse e chiudono le frontiere agricole. Madrid ha criticato Berlino: “L'immagine della Spagna è stata danneggiata".
Ci mancava giusto il cetriolo killer, che semina il panico in tutto il continente con un'infezione intestinale in alcuni casi letale, a mostrare ancora una volta i guai dell'Europa. Mentre ieri si registrava la prima vittima in Svezia, che si somma ai quindici morti in Germania, i governi europei si scambiano accuse e chiudono le frontiere agricole. Madrid ha criticato Berlino: “L'immagine della Spagna è stata danneggiata, i produttori spagnoli sono stati danneggiati e il governo spagnolo non lo accetta”, ha detto la ministra dell'Agricoltura Rosa Aguilar.
Belgio e Austria hanno bloccato le importazioni. Francia e Repubblica ceca hanno tolto i presunti ortaggi assassini dai banchi dei supermercati. In Italia sono stati sequestrati “nove quintali dalla Spagna in via preventiva”, ha detto il ministro Fazio. Intanto, la Commissione europea non riesce a determinare con esattezza la “fonte della contaminazione”, ha spiegato un portavoce. Forse l'assassino non è nemmeno spagnolo: il ministro della Sanità di Amburgo ieri ha scagionato i cetrioli inizialmente incriminati.
L'agricoltura è un grande business.
Ogni crisi sulla sicurezza alimentare è un'occasione per avvantaggiare i propri agricoltori nazionali. La Spagna denuncia perdite da 200 milioni di euro la settimana. L'Olanda, leader dell'agricoltura idroponica, ha visto precipitare le esportazioni. La Coldiretti strumentalizza il panico su tutto il settore dell'ortofrutta spagnolo: “In questo momento il nostro paese è invaso da pesche, albicocche, ciliegie e susine provenienti dalla penisola iberica”. Avendo subìto la concorrenza spagnola, il messaggio è “comprate italiano”.
La sicurezza alimentare è usata dalla Commissione nella riforma della Politica agricola comune per mantenere misure protezioniste: i prodotti europei sarebbero più sicuri. La realtà è un'altra, come dimostrano la mucca pazza, il pollo alla diossina e ora il batterio E.Coli. Sui cetrioli la Spagna chiede “una soluzione europea a un problema europeo”, così come l'Italia invoca “la solidarietà dell'Europa” sugli sbarchi di migranti a Lampedusa. Ma gli egoismi nazionali prevalgono in ogni settore e anche il cetriolo, ora, è politicamente sensibile.


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