Il dibattito vecchio e nuovo sull'articolo 18
Esiste davvero il problema dei precari? Si risolve così? Parliamone
Il mercato del lavoro è tornato d'un tratto al centro del dibattito politico italiano, e a far discutere non c'è più solo Sergio Marchionne – l'amministratore delegato di Fiat che in queste ore chiede di concludere un accordo simile a quello di Pomigliano e Mirafiori anche per lo stabilimento ex Bertone. In questi giorni imprenditori e politici si confrontano sulla proposta lanciata la scorsa settimana da Pietro Ichino, Luca Cordero di Montezemolo e Nicola Rossi.
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Il mercato del lavoro è tornato d'un tratto al centro del dibattito politico italiano, e a far discutere non c'è più solo Sergio Marchionne, l'amministratore delegato di Fiat, che in queste ore chiede di concludere un accordo simile a quello di Pomigliano e Mirafiori anche per lo stabilimento ex Bertone. In questi giorni imprenditori e politici si confrontano sulla proposta lanciata la scorsa settimana da Pietro Ichino, Luca Cordero di Montezemolo e Nicola Rossi sul sito della Fondazione ItaliaFutura e sulle colonne del Corriere della Sera: l'idea è quella di introdurre un "contratto unico" per combattere il precariato e contemporaneamente rendere più flessibili i meccanismi di licenziamento. Scettici per ora gli industriali: "Effettivamente c'è un problema di dualismo nel mercato del lavoro – ha detto oggi Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria – alcuni sono troppo protetti e altri per niente". Tuttavia, "un irrigidimento complessivo, il far venir meno di forme di lavoro che magari vanno tutelate meglio, farle sparire tutte, non è nella linea di aiutare l'occupazione". Una replica indiretta anche al presidente della Camera, Gianfranco Fini, che invece ieri si era detto d'accordo con la proposta Ichino-Montezemolo-Rossi, e aveva fatto sapere che due deputati del Fli, Benedetto Della Vedova ed Enzo Raisi, hanno già depositato una proposta legislativa simile in Parlamento.
Oggi il Foglio ha affrontato il tema con l'editoriale Né precari né intoccabili, parliamone.
Le argomentazioni, la dialettica e le obiezioni a tema oggi sono figlie del dibattito che tra il 2002 e il 2003 era scaturito intorno al referendum dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Il Foglio aveva cavalcato la campagna referendaria evidenziandone le contraddizioni e le ragioni.
Dall'archivio Leggi L'articolo 18 ha riempito le piazze, ora che si fa? - Leggi L'articolo è 18, ma 2+2 fa 4 - Leggi Il referendum della tristezza - Leggi Perché l'articolo 18 non è un fine ma soltanto un mezzo - Leggi Perché l'art.18 è l'alibi che in nome del diritto di pochi nega lavoro a tanti
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