La Norvegia sospende la missione
Frattini chiede il comando della Nato sull'operazione in Libia
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha chiesto oggi a Bruxelles che la struttura di comando delle operazioni militari in Libia passi presto dalla coalizione dei volenterosi sotto l'ombrello della Nato: "Ha l'esperienza e la capacità per guidare un'azione meglio coordinatai".
Leggi Oltre l'umanitarismo c'è il nostro interesse l'editoriale di Giuliano Ferrara sul Giornale
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha chiesto oggi a Bruxelles che la struttura di comando delle operazioni militari in Libia passi presto dalla coalizione dei volenterosi sotto l'ombrello della Nato: "La Nato ha l'esperienza e la capacità per guidare un'azione meglio coordinatai. Se non assumerà a breve il coordinamento delle operazioni militari in Libia, se ci fosse una moltiplicazione dei comandi, dovremo studiare un modo perchè l'Italia assuma la responsabilità del controllo delle proprie basi". Nel frattempo, secondo la tv satellitare al Jazeera, le forze di Muammar Gheddafi bombardano da alcune ore la città di Zintan, in Libia occidentale.
Sulla guerra in Libia è intervenuto oggi anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha detto: "Qualsiasi preoccupazione è pienamente legittima e va rispettata ma non potevamo e non possiamo sottrarci alle nostre responsabilità. L'Italia è un paese importante, è un membro importante della comunità internazionale e dell'Alleanza atlantica e non può non dare il suo contributo alla soluzione della crisi libica, e la riaffermazione del diritto di questi popoli, in particolare di quelli arabi, in questa fase storica, di vedere riconosciuta la loro sete di libertà e giustizia".
Il ministro della Difesa norvegese ha comunicato che i sei caccia che partecipano all'intervento militare in Libia sospenderanno le loro missioni fino a che non ci sia un chiarimento sul comando effettivo della forza multinazionale, mentre tre aerei tornado italiani sono già decollati dalla base dell'Aeronautica di Trapani.I tre caccia fanno parte degli otto messi a disposizione dallo stato italiano per l'operazione interforze in Libia.
Secondo quanto riferito da alcuni testimoni alla tv al Arabia, le brigate fedeli a Muammar Gheddafi presenti nella città di Misurata avrebbero sparato su una folla nel centro della città, provocando la morte di almeno nove persone. Secondo il testimone, lungo la via principale di Misurata, che conduce al porto cittadino, ci sono cecchini che sparano raffiche di mitra contro i ribelli. Un gruppo di persone era radunato nel centro della città, quando le brigate hanno aperto il fuoco all'impazzata uccidendo almeno nove persone.
Questa mattina un missile ha colpito e completamente distrutto un edificio ''di comando e di controllo'' di Muammar Gheddafi nel complesso di Bab el Aziziya a Tripoli. Lo riferisce un funzionario della coalizione a Sky news, precisando che l'edificio si trova a circa cinquanta metri dalla tenda dove il Colonnello è solito incontrare i suoi ospiti a Tripoli. Fumo è stato visto innalzarsi dall'edificio che, oltre a essere la residenza militare di Gheddafi, era anche una caserma militare. I funzionari libici hanno portato questa mattina i giornalisti nell'area per vedere i danni provocati dai missili (guarda le immagini girate dalla Cnn).
Uno dei tre piloti che ieri ha partecipato alla missione italiana contro la Libia ha raccontato: "Abbiamo solo pattugliato la zona nei pressi di Bengasi ma non abbiamo ritenuto di lanciare i missili contro i radar. Nella nostra missione – ha aggiunto Scolari – abbiamo verificato sulla Libia se vi fosse la presenza di radar accesi e qualora ne avessimo avuto conferma li avremmo distrutti".
La guida suprema spirituale iraniana ha condannato l'intervento armato della coalizione internazionale contro la Libia. Secondo Ali Khamenei: "Le potenze occidentali vogliono mettere le mani sul petrolio libico".
Sono in corso i negoziati sull'ipotesi che le operazioni militari della "coalizione dei volenterosi" ricadano sotto l'egida della Nato. Secondo quanto si apprende a Bruxelles, dove si svolge il consiglio Affari esteri e dove nel pomeriggio si riuniranno nuovamente gli ambasciatori dei ventotto paesi dell'Alleanza atlantica, alcuni stati considerano che l'attuale gestione multilaterale delle operazioni, con comandi separati per Francia, Inghilterra e Stati Uniti, rischi di essere meno garantista nei confronti degli obiettivi stabiliti dalla risoluzione dell'Onu, ovvero principalmente la protezione della popolazione civile. La Francia, che ha ospitato il vertice di sabato scorso in cui è stato deciso l'avvio delle operazioni su iniziativa del presidente Nicolas Sarkozy, è il principale oppositore di questa soluzione, mentre l'Italia, Canada, Danimarca, Regno Unito e Stati Uniti sarebbero favorevoli.
E' necessario ''verificare'' il cessate il fuoco proclamato da Gheddafi, mentre ''quello che possiamodire con certezza è che non ci risulta che questa mattina si siano alzati in volo aerei libici''. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenuto a "La telefonata" su Canale 5. l presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sull'intervento in Libia ha detto: "La comunità internazionale ha fatto le sue scelte e l'Italia partecipa a queste scelte''.
Circolano in queste ore in Libia voci circa la morte di Khamis Gheddafi, figlio del colonnello Muammar, che sarebbe deceduto ieri a Tripoli. Secondo quanto ha annunciato il sito dell'opposikzione libica "al Manara", Khamis sarebbe morto per le ferite riportate nei giorni scorsi, quando un pilota dell'aviazione libica passato con l'opposizione avrebbe aperto il fuoco contro di lui nei pressi della caserma di Bab al Aziziya, nel centro di Tripoli. La notizia non è stata ancora confermata, ma sta già facendo il giro dei media arabi. Khamis Gheddafi era a capo di una delle brigate del regime impegnate a combattere contro gli insorti. Sesto dei figli del colonnello, aveva il grado di capitano dell'esercito ed era responsabile del reclutamento e dell'addestramento dei soldati mercenari africani.
La Francia non ha alcuna notizia di vittime civili negli attacchi della coalizione internazionale in Libia. Lo ha riferito il portavoce del governo, Francois Baroin. "Il comando francese non ha avuto notizie di civili uccisi", ha dichiarato a Canal +.
Alcune immagini dalla Cirenaica dopo il primo giorno di bombardamenti degli alleati
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, non dà peso alle nuove minacce arrivate da Tripoli dopo l'avvio dei raid: "Non dobbiamo farci intimidire dalle minacce di Gheddafi", ha affermato in un'intervista al GrUno, ricordando che l'Italia non è stato il primo, né l'unico paese minacciato dal Colonnello. Il titolare della Farnesina ha osservato che Gheddafi ha detto molte cose in queste cose, compreso l'annuncio di un cessate il fuoco mai rispettato. Il Comitato nazionale antiterrorismo si è riunito in seduta permanente. "E' aumentato il monitoraggio sui soggetti che hanno contiguità con il fondamentalismo islamico", lo afferma il ministro dell'Interno, Roberto Maroni.
''La gente è veramente felice di vedere Gheddafi che se ne sta andando''. E' così che Khaled Aneiba, chirurgo dell'ospedale John Radcliffe di Oxford, descrive la situazione a Bengasi, roccaforte dei ribelli e sede del Consiglio nazionale libico. ''Non avete idea di quanto sia unito il popolo libico'' contro il Colonnello, spiega Aneiba in un'intervista alla Bbc. ''Posso dirvi che se domani avessimo elezioni libere, voi rimarreste sorpresi. Si avrebbe un risultato del 99 per cento per sbarazzarsi di Gheddafi'', ha aggiunto il medico.
Immagini da Misurata dopo i bombardamenti degli alleati
"La guerra civile in Libia e le rivoluzioni in Egitto e in Tunisia dovrebbero rappresentare un monito per i leader autoritari in Medio Oriente e in Nordafrica". Lo ha sottolineato il segretario generale dell'Onu, Banki Moon, che nei giorni scorsi aveva condannato la repressione della manifestazioni pacifiche in Bahrein, Yemen e Siria. "E' evidente che un vento di cambiamento sta attraversando la regione. La comunità internazionale ha la responsabilità di aiutare questi popoli e le loro aspirazioni", ha affermato Ban.
Missili americani Tomahawk sulla Libia
Leggi Oltre l'umanitarismo c'è il nostro interesse l'editoriale di Giuliano Ferrara sul Giornale - Leggi Aerei italiani in azione. L'esercito libico ordina il "cessate il fuoco" - Leggi Il summit di Parigi autorizza l'intervento militare in Libia - Leggi La fronda araba contro Gheddafi


Il Foglio sportivo - in corpore sano
Fare esercizio fisico va bene, ma non allenatevi troppo
