Djokovic, il campione simpatico adesso studia da antipatico

Francesco Vergani

Come per l'aspirante fidanzato: il peggio che possa capitare all'aspirante campione è essere giudicato (anzitutto) simpatico. Novak Djokovic, per esempio, ancora fino all'altroieri passava alle cronache del tennis per essere uno simpatico. Anzi un simpaticissimo, aspirante campione. Da ieri le cronache risparmiano sulle sue qualifiche caratteriali e saltano direttamente alla conclusione, che il ventitreenne serbo è un campione.

    Come per l'aspirante fidanzato: il peggio che possa capitare all'aspirante campione è essere giudicato (anzitutto) simpatico. Novak Djokovic, per esempio, ancora fino a pochi giorni fa passava alle cronache del tennis per essere uno simpatico. Anzi un simpaticissimo, aspirante campione. Da domenica le cronache risparmiano sulle sue qualifiche caratteriali e saltano direttamente alla conclusione, che il ventitreenne serbo è un campione. Questo il giudizio sintetico sul tennista, espresso dalla critica spettatrice degli Australian Open 2011. Considerante "ormai logora" (Gianni Clerici) l'antitesi Rafael Nadal vs. Roger Federer. Djokovic il rivincitore al Melbourne Park, l'attuale numero tre della classifica Atp è dato oggi come il numero uno del prossimo futuro. Nel frattempo e oltre al suo eccellente gioco da fondo campo, si spera non perda comunque la sua naturale, beffarda e sfottente carica di simpatia. Comunque il fidanzamento con Jelena Ristic – sembra una cosa seria – non dovrebbe risentirne.

    Djokovic che imita Nadal e Maria Sharapova nei rispettivi tic in battuta: lui che si aggiusta dietro i bermuda e lei che si aggiusta i capelli dietro le orecchie. Djokovic che imita i grandi del recente passato. Djokovic che imita Fiorello agli Internazionali d'Italia a Roma, Djokovic che entra in campo a Parigi-Bercy travestito da Groucho Marx, Djokovic che canta e balla e che scherza con raccattapalle e cameraman. Il già ricco repertorio di gag del lungo e dinoccolato con la spaccata facile e con i capelli a spazzola, potrà essere ulteriormente arricchito e impreziosito. Magari con un numero inedito da esibire sul centrale di Wimbledon, al termine di una finale vittoriosa. Tra Nadal e Federer in Australia gode un terzo comodo, un professionista rilassato, un giovane spensierato. Fino a quando i suoi colleghi non lo troveranno irrispettoso, fatuo, insopportabilmente giulivo? Djokovic studia da aspirante antipatico. Mentre dà una ripassata a Andy Murray sul cemento, e un'altra al copione di quella nuova parodia, buona per la tv e per YouTube.