Caro Sergio, ora ci stupisca con un'auto alla sua altezza
In attesa dei sedici nuovi modelli di Sergio Marchionne, annunciati lo scorso aprile e da lanciare entro il 2014, la Fiat sta crollando in Italia e in Europa. Nei primi otto mesi dell'anno, le immatricolazioni del gruppo Fiat-Lancia-Alfa Romeo sono calate del 13,7 per cento nell'Europa allargata (Unione europea ed Efta), mentre il mercato ha subìto una riduzione del 3 per cento. Le perdite di volumi del gruppo ammontano a 116 mila unità, primato assoluto tra tutte le Case automobilistiche.
In attesa dei sedici nuovi modelli di Sergio Marchionne, annunciati lo scorso aprile e da lanciare entro il 2014, la Fiat sta crollando in Italia e in Europa. Nei primi otto mesi dell'anno, le immatricolazioni del gruppo Fiat-Lancia-Alfa Romeo sono calate del 13,7 per cento nell'Europa allargata (Unione europea ed Efta), mentre il mercato ha subìto una riduzione del 3 per cento. Le perdite di volumi del gruppo ammontano a 116 mila unità, primato assoluto tra tutte le Case automobilistiche. Il Lingotto è ora superato da Volkswagen, Renault, Peugeot, Opel, Ford, mentre Lancia e Alfa Romeo insieme vendono meno della Volvo. Quanto al peso della Fiat in Italia, sono almeno tre mesi che la Casa sta scivolando pericolosamente verso il basso. Come dire, c'è spazio per migliorare. E il miglioramento – su questo ha ragione Marchionne – passa innanzitutto da un rinnovo della gamma dei modelli Fiat.
In effetti l'attuale situazione è dovuta in larga parte a un'offerta di prodotto inadeguata, in particolare per la marca Fiat: la gamma media e medio alta, quella delle Bravo e Croma, non ha incontrato i favori della clientela europea. Ci vorrebbero dunque nuovi modelli Fiat, dalla gamma media in su; se non altro perché la marca Fiat è diventata più vulnerabile anche nella parte bassa del mercato, dove la Panda e la Grande Punto, purtroppo, sono accerchiate da una concorrenza vivace e in salute. Ma le novità di prodotto targate Marchionne, per il breve termine, hanno per nome Chrysler Jeep, Lancia, Alfa Romeo. E' evidente su che cosa si è puntato.
Ma sono in arrivo, a breve termine, novità interessanti? Certamente, se si considera che per una volta il gruppo Fiat manifesta la volontà di conquistare la fascia media del mercato italiano ed europeo. Con Chrysler/Lancia, con Alfa Romeo, con Jeep. Vedremo finalmente una nuova vettura Lancia nel settore che è stato della Prisma, della Dedra e della Lybra; speriamo soltanto che non la chiameranno Flavia. Il modello potrà avere successo in Italia se offrirà qualcosa di originale dal punto di vista estetico e tecnico, a chi è stanco di doversi rivolgere alla concorrenza tedesca. Per quanto riguarda Alfa Romeo, la Giulietta è sicuramente un fatto positivo per la marca e per la Casa, sempre per quanto concerne la fascia media del mercato. Vi si aggiungono le vetture del marchio Jeep, che non ha mai usufruito finora di una commercializzazione all'altezza del proprio potenziale; grazie a una rete migliorata, la marca avrà finalmente la possibilità di crescere.
Le auto di fascia media che arriveranno d'ora in poi, in Europa come in America, sono le prime a essere veramente “targate Marchionne”. Nascono in una logica di tipo globale, non solo italo-americana come si potrebbe credere. E questo è un notevole passo avanti. A modo loro, le vetture precedenti – incluse Delta e Bravo – seppur nate quando Marchionne era già al comando, erano figlie della tradizione italo-centrica della Fiat: una grande azienda che non sapeva esportare e che in America aveva subito batoste memorabili. Due almeno sono i problemi da affrontare a breve termine, dando per scontato il successo dei nuovi modelli. Da un lato occorre sostenere il marchio Fiat in Europa fino all'arrivo di modelli decisamente nuovi; dall'altro è indispensabile una nuova strategia di sviluppo per Alfa Romeo.


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