I Giochi stupidi dell'Iran

Redazione

Alle Olimpiadi di Atene, nel 2004, il due volte campione mondiale iraniano di judo Arash Miresmaeili si rifiutò di combattere contro l'israeliano Ehud Vaks, facendosi trovare fuori peso. E ai Giochi di Pechino, alla batteria dei cento rana, il nuotatore iraniano Mohammad Alirezaei non si presentò in acqua perché tra i concorrenti alla batteria c'era un israeliano. Ieri c'è stato l'ennesimo numero del regime iraniano.

    Alle Olimpiadi di Atene, nel 2004, il due volte campione mondiale iraniano di judo Arash Miresmaeili si rifiutò di combattere contro l'israeliano Ehud Vaks, facendosi trovare fuori peso. E ai Giochi di Pechino, alla batteria dei cento rana, il nuotatore iraniano Mohammad Alirezaei non si presentò in acqua perché tra i concorrenti alla batteria c'era un israeliano. Ieri c'è stato l'ennesimo numero del regime iraniano. Alle Olimpiadi della Gioventù, che dovrebbero promuovere “la pace”, l'iraniano Mohammad Soleimani, una grande promessa del taekwondo che aveva vinto facilmente i combattimenti preliminari fino alla finale, avrebbe dovuto incontrare l'israeliano Gili Haimovitz.

    Poco prima della gara per il titolo c'è un colpo di scena. L'atleta iraniano non si presenta, ufficialmente per un infortunio. Medaglia d'oro all'israeliano che vince senza combattere. Soleimani non avrebbe sopportato di dover guardare dal basso in alto un atleta israeliano, mentre la bandiera iraniana veniva sovrastata da quella con la stella di David, secondo il cerimoniale olimpico. Vergogna per il Comitato olimpico che si è limitato a render noto un laconico comunicato in cui si diceva semplicemente che Soleimani si era ritirato dalla finale. Troppo poco per giustificare una scelta antisemita e razzista. La coppa Davis di tennis Svezia-Israele a Malmoe è stata giocata senza la presenza del pubblico per “motivi di sicurezza”.

    E proprio la Nazionale israeliana di taekwondo ha dovuto cancellare un incontro in Svezia dopo le minacce alla sicurezza da parte di un gruppo islamista. Nella civilissima e placida Scandinavia. Di olimpiche indifferenze al boicottaggio d'Israele se ne sono viste anche troppe e questa penosa storia risale a Monaco '72. Nel caso dell'Iran, è triste notare come a pagare per la miserabile e fanatica ideologia del regime di Teheran siano i suoi atleti e la sua millenaria cultura. Stupide e razziste sono le Olimpiadi degli iraniani.