Doppio binario

Marianna Rizzini

Sospeso tra la verifica di settembre e la guerra totale con voto anticipato, il Pdl si muove su un doppio binario, ma in un panorama da lancio dei piatti. I finiani di Futuro e Libertà fanno lo stesso: da un lato fendenti, dall'altro possibilismo. Ieri, dunque, al finiano Italo Bocchino che, su Repubblica, chiamava in causa il premier e i ministri “imputati” che dovrebbero “dimettersi” prima di chiedere le dimissioni a Fini, rispondeva il coordinatore del Pdl Sandro Bondi.

    Sospeso tra la verifica di settembre e la guerra totale con voto anticipato, il Pdl si muove su un doppio binario, ma in un panorama da lancio dei piatti. I finiani di Futuro e Libertà fanno lo stesso: da un lato fendenti, dall'altro possibilismo. Ieri, dunque, al finiano Italo Bocchino che, su Repubblica, chiamava in causa il premier e i ministri “imputati” che dovrebbero “dimettersi” prima di chiedere le dimissioni a Fini, rispondeva il coordinatore del Pdl Sandro Bondi: “Chiedere da una parte le dimissioni pressoché dell'intero governo e dall'altra la convocazione di un vertice tradisce lo stato di confusione in cui si trova Bocchino”. Né si placava la polemica per la dichiarazione del finiano Carmelo Briguglio sugli esponenti di Fli “spiati” dai servizi segreti. Intanto, però, il gruppo di Fli in Senato diramava una nota per un settembre di “confronto”, e il presidente dei deputati pdl Fabrizio Cicchitto lodava l'iniziativa: “Parole costruttive, da non sottovalutare”.

    Eppure non si può prescindere dall'ipotesi di un'accelerazione
    della crisi né dal lato finiano né da quello berlusconiano. E se i finiani, forse anche intimoriti dallo spettro delle defezioni, vedi Souad Sbai, hanno raffreddato sul nascere le speranze di espansione urbi et orbi di Pier Luigi Bersani (“mai alleanze con la sinistra”, ha detto lo stesso Bocchino), sul fronte berlusconiano ci si prepara alla lotta sul campo. Il ministro per il Turismo Michela Vittoria Brambilla assicura che i “suoi” Promotori della Libertà sono al lavoro “per radicare sul territorio l'azione del premier” e non per un intento prettamente elettorale. Però i Promotori, destinatari dei messaggi del Cav. (che ha scritto anche ai Club della Libertà chiedendo di farsi “megafono” berlusconiano in tutta Italia) sono comunque allertati. Come pure sono mobilitati i duecentoquarantamila iscritti del sito “Forza Silvio.it”, dice il deputato Antonio Palmieri, responsabile Internet del Pdl. Basta una parola sul Web, e i militanti dislocati sono pronti, “obamianamente”, a far scattare i gazebo, tanto più che per settembre saranno pronte le applicazioni per i-Pad e telefonini, onde rendere efficace la cosiddetta “operazione memoria”: ricordare all'elettore le azioni del governo.

    • Marianna Rizzini
    • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.