Le canzoni dell'estate/ 5

Il peso della valigia di Ligabue

Camillo Langone

La cucina emiliana è la peggiore d'Italia e uno dei motivi è l'assenza di stagioni: nei ristoranti di Parma, Piacenza, Modena e Reggio è sempre inverno. A Ferragosto i cuochi cucinano esattamente come a metà gennaio e quasi li ammiro, non è mica facile essere così rigidi, nutrire un così forte odio antimoderno per verdura e frutta (oltre che per la salute degli avventori).

    La cucina emiliana è la peggiore d'Italia e uno dei motivi è l'assenza di stagioni: nei ristoranti di Parma, Piacenza, Modena e Reggio è sempre inverno. A Ferragosto i cuochi cucinano esattamente come a metà gennaio e quasi li ammiro, non è mica facile essere così rigidi, nutrire un così forte odio antimoderno per verdura e frutta (oltre che per la salute degli avventori). Ligabue è un emiliano vero e al mare, d'estate, veste come nella Bassa nebbiosa: colori scuri e stivali. Anche il repertorio è da freddo e la valigia della canzone non è un trolley per vacanze a Riccione o Formentera, macché, è “una valigia di cartone” da film anni Cinquanta sull'emigrazione italiana in Germania, quanto di più triste e autunnale si possa immaginare.

    Però il disco è uscito ora, è in classifica ora, lo metto su ora. E comunque almeno due versi possono far gioco anche in spiaggia: “Gambe per andare e bocca per baciare”, “Braccia per tenere e fianchi per ballare”. Luciano Ligabue è mio fratello di Lambrusco, con un solo distinguo: quando lo ascolto non bevo il vino cupo della sua Correggio bensì quello molto più chiaro e fresco della vicina Sorbara, un Lambrusco del Fondatore prodotto da Chiarli.

     

    • Camillo Langone
    • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).