Bar sport il Foglio

Ora come farete senza di noi?

Redazione

Quanto ci mancheranno i collegamenti di “Notti mondiali” su Rai Uno con lo studio all'aperto di piazza di Siena a Roma, dove Giampiero Galeazzi e Maurizio Costanzo dimostravano al telespettatore gli abissi trash in cui due mostri (sacri?) come loro possono cadere (e con essi tutto il servizio pubblico). Per fortuna pare che la strana coppia Costanzo-Galeazzi tornerà in tv quanto prima.

    Quanto ci mancheranno i collegamenti di “Notti mondiali” su Rai Uno con lo studio all'aperto di piazza di Siena a Roma, dove Giampiero Galeazzi e Maurizio Costanzo dimostravano al telespettatore gli abissi trash in cui due mostri (sacri?) come loro possono cadere (e con essi tutto il servizio pubblico). Per fortuna pare che la strana coppia Costanzo-Galeazzi tornerà in tv quanto prima, e non dovremo aspettare Brasile 2014 per rivederli all'opera. E' ovvio che noi ne parliamo così perché invidiosi di chi, davanti a milioni di spettatori, ha creato il bar sport perfetto. Noi andiamo avanti per i nostri quattro lettori, e oggi al bar del Foglio si danno addirittura le pagelle. Chi il migliore, chi il peggiore?

    Valensise, eroina del bar sport e vera e propria Cassandra all'incontrario (ha tifato nell'ordine per: Italia, Giappone, Paraguay, Brasile e Uruguay), comincia meglio di Ziliani a Controcampo: “Troppo complicato per noi donne, ma ci provo: 10 a Forlán; 9 a Iker Casillas (che piange e senza scomporsi bacia la sua novia che lo sta intervistando): 2 meno meno a De Jong, bruto esemplare dell'individualismo possessivo, in balìa del demone assassino; 3 a Lippi col suo birignao toscano inconcludente; 4 e mezzo a Cannavaro, che alla sua età dovrebbe fare altro; 10 e lode a Del Bosque, molto padrone di sé per la sua esultanza contenuta; 3 meno meno all'allenatore olandese, che non ha saputo perdere, e si è pure tolto la medaglia appena ricevuta dalle mani della regina Sofia (che cafone); poi 2 all'altro primate brasiliano, Melo, che gioca nella Juve, mi pare; e per il resto medaglia d'oro al nanetto Iniesta, e allo spagnolo Xavi, freddo, hidalgo malinconico, che giocano per far vincere la squadra; zero e mezzo a Messi, che può piacere solo a Saviano, e zero spaccato a quel cocainomane di Maradona, che piace solo agli smidollati. Ciao M”.

    Raineri la butta sulla geopolitica: “Così ovvio. La migliore presenza ai Mondiali 2010 è Sara Carbonero, novia del portiere spagnolo Iker Casillas, con quel messaggio muto di disperazione negli occhi mentre lui taglia corto l'intervista e la bacia in diretta globale: ‘Non devi farlo ma devi assolutamente farlo'”. Rizzini terzomondista: “Migliori: Ghana (motivo: mio partito preso, sono simpatici). Peggiori: non potendo dire Italia (il tifo nazionale è cieco), dico Spagna. Hanno vinto, ma con tale e tanta supponenza che per me sono comunque perdenti (partito preso pure questo, ovviamente)”. Meotti e il suicidio dell'occidente: “I peggiori in assoluto gli italiani, vecchi, strapagati, vanitosi, degni delle infradito indossate in spiaggia dopo la disfatta. I migliori, comunque, gli olandesi, perché non si capisce come abbiano fatto ad arrivare in finale visto il paese in cui sono cresciuti”.

    Ferraresi è tornato apposta dall'America per iniziare la rissa da bar: “Müller è il migliore del Mondiale. Giovane, operaio, calciatore d'altri tempi, in pratica l'anti Robben”. Toglietemi tutto ma non il mio Robben è il motto che Rio Paladoro ha tatuato sul cuore. Ma la sua replica è, al solito, signorile: “Il meglio l'hanno dato i vecchi scarti dei club europei: Klose su tutti. Il peggio è la vittoria della Spagna: come gli Europei, vince i Mondiali per mancanza di avversari”. Tocca a Cerasa, lo scontro è nell'aria: “Senza dubbio, la cosa più bella vista al Mondiale è stato il gol di Tévez al Messico. La più brutta, le surreali interviste di Galeazzi e Costanzo ai tifosi stranieri in piazza di Siena. Mai visto nulla di più trash. In confronto, Tomas Milian era un conte”. Lo Prete fa il simpaticone anticonformista: “Miglior italiano in campo: Mario Ferri. Una freschezza invidiabile nelle gambe e una visione di gioco (‘Metti a Cassano!') che certi mister si sognano”. Cerasa lo punzecchia: “Lo Prete ha copiato Serse Cosmi”. “Io non ho copiato nessuno. Cerasa ha copiato me che gli segnalavo una riflessione simile su Mario Ferri fatta da Serse Cosmi”, ribatte il giovane liberale mai banale. Vietti in soccorso, contro Cerasa: “Se è per questo tu hai copiato Paladoro e Vietti che di Galeazzi e Costanzo trash parlarono in tempi non sospetti”. Lo Prete più cattivo che mai: “Cerasa fa come sul suo blog: copia e incolla”. Pedersini abbassa i toni: “Il migliore in assoluto è il ghostwriter di Salvatore Bagni da Correggio (data la qualità si sospetta lo zampino di un illustre concittadino, noto per questioni di lambrusco e popcorn). Premio da dividere con l'addetto luci di ‘Notti Mondiali', che ha reso molto labile il confine tra Gandalf e Paola Ferrari”.

    Merlo finge competenze tecniche che forse derivano da reminescenze di quando era tifoso del Parma di Nevio Scala (da allora non segue più il calcio, troppa bellezza lo ha riempito): “Ha ragione Ferraresi, su Müller. Aggiungerei anche Özil, il turco tedesco. Fantastico calciatore. Aggiungo che la Spagna continua a irritarmi oltre ogni limite, ho quasi pianto a vedere la coppa poggiata sulle loro teste unte. Preferisco la calvizie di Robben e Sneijder. Avrei goduto immensamente a vedere gli spagnoli perdere, i catalani fare la secessione, il pil portoghese superare quello spagnolo. La Spagna si è comprato l'arbitro della finale. Ovvio”. Riecco Rizzini: “Concordo con Merlo. Ma forse è colpa anche del solito polpo”. L'accenno al polpo sveglia dal talamo della maternità anche Peduzzi: “Migliore in assoluto il commentatore sudafricano che ieri sera -– stando alle traduzioni – stava con i boeri. Peggiori in assoluto tutti quelli che il polpo Paul”.

    Pompili ha raffreddato i bollenti spiriti: “Migliore in campo? Le lacrime mondiali di Jong Tae-se. Ad ogni modo, dopo l'inserto di sabato, io sto con Peduzzi, qualunque cosa dica!”. Crippa saggio come sempre: “I peggiori in assoluto sono stati Lippi e, anche a prescindere dal vestito, Maradona. Entrambi la negazione dell'allenatore. Poi la Blatta, se non altro per quella truffa di pallone che ha fatto inventare e usare a puro scopo di lucro, e che anche nella finalina ha fatto i suoi danni. Tra i migliori metterei i suonatori di vuvuzelas, quantomeno per la costanza e perché spesso coprivano persino i telecronisti (Deo Gratias!)”. E poi aggiunge: “Domenica, nello stadio di Johannesburg, Mandela è sembrato molto più giovane di Cannavaro”. Tiè.

    Per ovvie ragioni qua si è evitato di tirare fuori le previsioni di inizio Mondiale fatte dagli avventori del bar sport: troppo imbarazzo avrebbe creato in chi dava per vincente sicura questa o quella squadra, tutte miseramente fallite. L'unico ad averci preso è stato, superfluo sottolinearlo, Rio Paladoro, che aveva scommesso sull'Olanda, e quasi ci ha preso (senza sottrarsi alla maledizione che ha colpito il suo beniamino, come spiega nel box a fondo pagina). Cerasa, per citarne uno a caso, aveva detto: “Vince l'Argentina in finale con il Brasile; Portogallo la sorpresa (e Ronaldo ci farà godere). Eto'o farà i numeri. Spagna flop. Di Natale sarà il nostro Totò Schillaci”. Ma poiché qui al Foglio è l'umiltà la nostra cifra stilistica, ecco che ieri lo stesso Cerasa è riuscito impunemente a sussurrare all'orecchio del barman: “Sono così scomodo che l'unica squadra di cui avevo fatto il ritratto (nella doppia pagina del Foglio dedicata alle 32 nazioni in gara al Mondiale, ndr) poi ha vinto la coppa”. Prosit.