Germania-Spagna 0-1
La Spagna rompe il giocattolo perfetto
Nemmeno la soddisfazione di smentire quel saccente del polpo Paul. La Spagna rompe il meccanismo meravigliosamente mitteleuropeo della Germania e manda a casa un Loew a cui nemmeno la maglietta blu dà una qualche soddisfazione. Merito della Spagna, va detto. Gioca bene, meglio dei biancovestiti, pur con eccessi barcelloneti con i quali arrivare in porta sembra a volte una sfida agli dèi. Tanti tocchi, tanta tecnica, tante belle cose, non altrettanta sostanza. Per questo ci vuole un redivivo Puyol.
Nemmeno la soddisfazione di smentire quel saccente del polpo Paul. La Spagna rompe il meccanismo meravigliosamente mitteleuropeo della Germania e manda a casa un Loew a cui nemmeno la maglietta blu dà una qualche soddisfazione. Merito della Spagna, va detto. Gioca bene, meglio dei biancovestiti, pur con eccessi barcelloneti con i quali arrivare in porta sembra a volte una sfida agli dèi. Tanti tocchi, tanta tecnica, tante belle cose, non altrettanta sostanza.
Per questo ci vuole un redivivo Puyol che vola con la capoccia riccioluta laddove nessun Mertesacker può arrivare. Il gol arriva così, nel modo più tedesco possibile, e quando fa più male. Alla Germania restano diciassette minuti in cui scatenare l'inferno, far dannare i ragazzi di Del Bosque, bombardare, occupare zone del campo come fossero avamposti, fare insomma un gran casino. Ecco: la Germania non fa nulla di tutto questo, come se fosse una squadra in grado di recitare un solo copione, quello gioco-segno-controllo, in una sindrome involutiva paradossalmente uguale e contraria a quella dell'Argentina di Maradona.
La Spagna non fa impressione (Iniesta fa impressione, non il complesso) ma riesce ad adattarsi all'andamento della partita. E a piegare un destino che sembra scritto: il contropiede di Pedro che in una situazione di due contro uno non passa la palla a Torres è un gesto di hubrys che reclama una nemesi che non arriva mai. La Spagna va in finale, domenica si vedrà.


Il Foglio sportivo - in corpore sano
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