Paraguay-Spagna 0-1
Il pragmatico Villa trascina una Spagna non perfetta
Se David Villa avesse giocato nell'Inter degli anni Novanta l'avrebbero soprannominato "El segna semper lu", l'epiteto che fu di Maurizio Ganz. Villa risolve tutto quello che c'è da risolvere in un quarto di finale facile soltanto sulla carta. L'attaccante appena acquistato dal Real Madrid segna il gol decisivo, guadagna un rigore (parato), fa massa critica là davanti in una Spagna versione tichitic-tichitoc, causa ampia rappresentanza blaugrana.
Leggi La Germania meno tedesca di sempre passeggia sui resti di Maradona - Leggi Il bar sport del Foglio
Se David Villa avesse giocato nell'Inter degli anni Novanta l'avrebbero soprannominato "El segna semper lu", l'epiteto che fu di Maurizio Ganz. Villa risolve tutto quello che c'è da risolvere in un quarto di finale facile soltanto sulla carta. L'attaccante appena acquistato dal Real Madrid segna il gol decisivo, guadagna un rigore (parato), fa massa critica là davanti in una Spagna versione tichitic-tichitoc, causa ampia rappresentanza blaugrana.
La Spagna non passeggia come previsto sul tappeto biancorosso del Paraguay. Gli spazi sono pochi, il Paraguay chiude bene e il possesso palla dei ragazzi di Del Bosque dà spesso l'impressione di essere fine a se stesso. L'aggravante è un Fernando Torres apatico e impaurito, la brutta copia del Nino di qualche anno fa; quello visto nella serata di Johannesburg è un giocatore che non scalderebbe nemmeno un'asta del fantacalcio.
Il quarto di finale che porta la Spagna a sfidare la Germania perfetta può essere liofilizzato in cinque minuti, ma prima dell'intervallo c'è da segnalare un gol di Santana annullato ingiustamente. Al 16' del secondo tempo Pique trattiene Cardozo in area per un braccio come nemmeno all'oratorio; sul dischetto va lo stesso attaccante paraguayano, che calcia senza guardare Casillas, che si stava già tuffando dalla parte giusta.
Il portiere trattiene e rilancia il pallone. Sul rovesciamento Villa prende il tempo al marcatore, entra in area e viene messo giù. Altro rigore. Xabi Alonso segna, ma il gol viene annullato per eccesso di traffico nel'area (le immagini fanno impietosamente notare che sul rigore paraguayano metà dei giocatori spagnoli erano già dentro mentre Cardozo ancora prendeva la rincorsa). La ripetizione finisce respinta da Villar. Sul pallone si avventa Fabregas che viene fermato fallosamente dal portiere, ma la palla arriva sui piedi di Sergio Ramos che spara a colpo sicuro, trovando la zampata provvidenziale del difensore paraguayano.
Per segnare serve un colpo di genio di quello che non da ieri è uno dei più forti centrocampisti del mondo: Iniesta. E' lui a fare lo scatto decisivo sulla trequarti, scaricando intelligentemente su Pedro, che a tu per tu con Villar incrocia bene, ma il pallone finice sul palo. Lì si vede la rapacità del grande attaccante, Villa, che controlla la palla, dà un'occhiata veloce ai difensori rinvenuti e sceglie bene l'angolo dove piazzarla. La palla incoccia il palo destro, danza su tutta la linea, incoccia il palo sinistro e finisce dentro. Per essere un grande attaccante serve anche quel misto di fortuna e opportunismo che invece manca al bel Santa Cruz, attaccante da spiaggia che butta via l'occasione del pareggio.
Leggi La Germania meno tedesca di sempre passeggia sui resti di Maradona - Leggi Il bar sport del Foglio


Il Foglio sportivo - in corpore sano
Fare esercizio fisico va bene, ma non allenatevi troppo
