Guardie o ladri
E' il giorno di Rio Paladoro. In tempi non sospetti aveva scritto sul sito del Foglio che Robben avrebbe vinto il Pallone d'oro. La sua profezia fu seguita dalla sconfitta in Champions League e da uno degli infortuni più stupidi della storia, dopo un tacco lezioso sul finale di un'amichevole vinta 4-1. Ma Rio Paladoro non è Mick Jagger (anche se qualcuno al bar sport lo pensava), ha continuato a credere nel fantasista olandese e questi lo ha ricompensato.
E' il giorno di Rio Paladoro. In tempi non sospetti aveva scritto sul sito del Foglio che Robben avrebbe vinto il Pallone d'oro. La sua profezia fu seguita dalla sconfitta in Champions League e da uno degli infortuni più stupidi della storia, dopo un tacco lezioso sul finale di un'amichevole vinta 4-1. Ma Rio Paladoro non è Mick Jagger (anche se qualcuno al bar sport lo pensava), ha continuato a credere nel fantasista olandese e questi lo ha ricompensato. Al primo gol degli arancioni tutto il bar si è girato verso di lui, manco fosse quello che lo ha lanciato nel calcio. Paladoro ha sorriso sornione. L'attimo di soddisfatta gioia non ha però distolto i foglianti dalla loro discussione: gli arbitri sono venduti o devono mettere gli occhiali? La Fifa è un ente inutile da abolire con legge finanziaria? Bisogna mettere la moviola in campo? Si comincia, e Cerasa può finalmente rispolverare un eroe dell'adolescenza senza vergognarsene: “Voglio Aldo Biscardi al posto di Joseph Blatter”, dice, e a molti ricorda il Maurizio Costanzo di “Notti Mondiali” che vuole Sandro Mazzola al posto di Giancarlo Abete. Rizzini parla da frequentatrice di curve: “Con la moviola in campo che gusto ci sarebbe a urlare arbitro cornuto?”.
La pensa così anche Ferraresi, che non manca mai di dire la sua nonostante (o forse complice) il fuso orario differente: “La massima è: no al calcio moderno. Da lì discende tutto: abbasso le moviole in campo, viva Biscardi fuori dal campo”. Giuli è lapidario, a tratti poetico: “Gli arbitri sono imparziali come i vigili urbani, la Fifa è al di sopra di ogni sospetto come la Trilateral, la moviola in campo ha la stessa urgenza del bypass gastrico di Maradona. E ho detto tutto”. Anche Lo Prete, che di calcio ne sa quanto Brancher delle sue deleghe, dice la sua: “Telecamere dietro ogni porta, body scanner in tutte le stazioni dei treni, Joseph Blatter al processo del lunedì: che barba, che noia”. La discussione non trova sbocchi come la manovra dell'Inghilterra di Fabio Capello, quando Zuncheddu prende palla e la calcia lontano, più o meno al terzo anello della tribuna: “Fifa, con un nome così è da abolire per forza. La storia degli arbitri venduti invece è quasi come prendersela col pallone non abbastanza rotondo. Capita di incontrare un arbitro venduto come un giudice venduto, ma in mezzo a tanti arbitri e giudici corretti. Che si fa, la spia alla maestra? Alla fine non è pur sempre un gioco?”. Anche le mezze stagioni non ci sono più, per questo Rio Paladoro è netto, quasi come il fuorigioco di Tevez: “Dopo Italia-Slovacchia passo le giornate a studiare le nuove tecniche della pesca d'altura. Il calcio mi è indifferente. Su Blatter posso solo dire questo: qualche giorno fa stavo cercando di sintonizzarmi su Caccia e Pesca quando sono incappato in ‘Notti Mondiali'. Ho sentito Marino Bartoletti che diceva che ‘Blatter è un cafone'. Da quel momento Blatter mi è simpatico”.
Non è certo simpatico a Crippa, però: “Io Joseph ‘La Blatta' lo odio. Ieri per le sue malversazioni sportive sono stati eliminati Inghilterra e Messico. La questione non è che è antimoviolista per purismo, il che potrebbe anche starci. Ma che lo è perché in tal modo può proseguire all'infinito le sue malversazioni. Non a caso, non gli è ancora passata la rabbia per Berlino 2006, quando l'inopinata ‘moviola sugli spalti' cacciò Zidane e la Francia non vinse, com'era nei suoi malversati progetti e interessi. E ieri Rosetti non ha avuto il coraggio di ripetere lo strappo alla ‘regola della Blatta', condannando se stesso e tutto il Mondiale al ridicolo”. Non contento, aggiunge: “A me dopo Slovacchia-Italia il Mondiale è iniziato a sembrare interessante”. Tiliacos è più retorica di un pezzo di Di Corrado: “La moviola in campo sarebbe la fine di tutto. Tanto vale far arbitrare da un notaio. Chi potrebbe compensare i fiumi di adrenalina versati nelle liti sui gol fantasma, sui falli non visti, sui fuorigioco occultati? Fine di qualsiasi bar sport, oltretutto”. L'ultima osservazione ci convince, stiamo con lei. L'animo interista e ciarliero di Cerasa ha la meglio: “Non c'entra niente, ma quell'Ayroldi lì era lo stesso che aveva esultato urlando ‘Andiamo andiamo!' alla fine di una partita che l'Inter non era riuscita a vincere contro la Fiorentina”.
E' il Valensise moment: “Davvero? allora denunciamo, lanciamo un appello, una petizione, Claudio inventati qualcosa, magari basta il tuo blog”. Saggiamente orientale Pompili: “Nel calcio vale quello che il Maestro Yukio Mishima diceva del Kendo: ‘Il combattimento inizia e finisce con un inchino, ma dopo il primo inchino, l'unico obiettivo è colpire l'avversario'”. Valensise non aveva finito, naturalmente: “Gli arbitri dovrebbero indossare spesse lenti da miopi, e fornirsi di telecamera portatile, tipo iPhone, con cui rivedere la moviola dei falli che assegnano da folli. La Fifa dovrebbe essere soprattutto gestita da sportivi, sportivi veri, non sportivi della domenica, che non sanno manco cos'è un tricipite e il cui unico sport consiste nel sedersi in tribuna d'onore per vedere la partita. Ciao”. L'inglese Peduzzi è ancora scossa: “Qualcuno sa spiegarmi perché Capello non ‘vuole dimettersi'? Cioè, gli lasciano anche la scelta?”. Ma è dopo il fischio finale di Olanda-Slovacchia 2-1 (con gli slovacchi eliminati) che Valensise regala la perla del giorno: “Maurizio, ti immagini una finale Ghana-Slovacchia?!?”.


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