Chi vince i Mondiali? Foglianti a ruota libera

Sul bancone del bar del Foglio sono appoggiate le riproduzioni in miniatura dei palloni dei Mondiali. Durano poco perché gli avventori con figli se ne impossessano con la scusa di regalarli alla prole. Il primo a ordinare qualcosa è Vietti: “Vince l'Inghilterra, la sorpresa è il Ghana, l'Argentina delude e il Sudafrica sarà aiutato”. Il bar del Foglio non somiglia a un bar Sport per un particolare: parlano anche le donne. Zuncheddu non ha dubbi: “Vince l'Italia, anche se non gioca”. Lo Prete: “Vincente: Italia; sorpresa: Italia; più aiutata: Italia; delusione: Australia”. Pompili: “Corea del nord vs Perfida Albione. Il risultato, però, non verrà diffuso”. Il bancone si affolla. Cerasa: “Vince l'Argentina in finale con il Brasile; Portogallo la sorpresa (quarti di finale, e Ronaldo ci farà godere). Eto'o farà i numeri. Spagna flop. Di Natale sarà il nostro Totò Schillaci”. E' la volta del vero esperto, Rio Paladoro: “Olanda, perché, come spiega il fisioterapista Dick van Toorn, ‘Arjen Robben ha tenuto un atteggiamento estremamente professionale, fino al recupero'”. Crippa: “Vincente: l'Inghilterra, perché è la ‘contrada nonna'. Anche se a furia di infortuni farà giocare Bobby Charlton. Alternativa: la Spagna, due anni fa ha dimostrato di essere due spanne sopra tutte le altre europee. Bel gioco: l'Olanda. Ma i boeri avranno contro tutto il popolo nero delle vuvuzelas. Brutto gioco, ma efficace: il Brasile di Carlos Dunga. L'Italia del Griso di Viareggio? Zeru tituli e così sia!”. Giuli: “Vincente: Italia; sorpresa: Sparta; più aiutata: Atene; delusione: Cartagine”. In collegamento da Washington Ferraresi: “Vincente: Argentina; sorpresa: Uruguay; delusione: Spagna; più aiutata: ma che categoria è?”. Chiudono, da par loro, Meotti (“Spero solo che almeno uno dei calciatori della Corea del nord, arrivato in Sudafrica persino senza maglia, riesca a scappare in occidente a fine Mondiale”) e Benini (“Ci sono i Mondiali? Ma tutti i giorni? Un dramma. A me piace Gattuso”). Alla salute.