Le età di Obama

Redazione

Nel grande romanzo di formazione di Barack Obama la fase adulta sta lentamente soppiantando quella di una spavalda gioventù, fatta di sogno e capelli spettinati. Le forze liberal speravano che il presidente capitalizzasse a sinistra il successo – di proporzioni per la verità non epocali – della riforma sanitaria, mettendo in cantiere provvedimenti decisivi in tema di diritti civili, trasparenza, politica estera e ambiente, ma le mosse presidenziali degli ultimi giorni raccontano una storia diversa

    Nel grande romanzo di formazione di Barack Obama la fase adulta sta lentamente soppiantando quella di una spavalda gioventù, fatta di sogno e capelli spettinati. Le forze liberal speravano che il presidente capitalizzasse a sinistra il successo – di proporzioni per la verità non epocali – della riforma sanitaria, mettendo in cantiere provvedimenti decisivi in tema di diritti civili, trasparenza, politica estera e ambiente, ma le mosse presidenziali degli ultimi giorni raccontano una storia diversa. Mercoledì una corte federale ha giudicato illegali le intercettazioni telefoniche con le quali gli ufficiali dell'Amministrazione Bush tenevano sotto controllo un'associazione islamica dell'Oregon e il giudice ha respinto il ricorso al segreto di stato. La notizia sconcertante per la sinistra è che gli uomini della Casa Bianca hanno esercitato fino all'ultimo il loro potere per evitare la decisione del giudice: Obama non voleva che una sentenza ostacolasse in futuro il ricorso alle intercettazioni telefoniche, sopruso insanabile per l'Obama adolescente e compromesso appropriato  per quello adulto.

    C'è anche un caso minore a riproporre il confronto con il predecessore. Giornalisti e associazioni chiedono alla Casa Bianca di rivelare i nomi dei “non perdonati” da Bush, cioè tutti quelli a cui è stata rifiutata la grazia presidenziale, ultimo atto di clemenza dell'Amministrazione. Gli ufficiali di Obama di rivelare quella lista non  hanno nessuna voglia, per il semplice motivo che a fine mandato sarebbero costretti a fare lo stesso con la lista di chi non ha goduto della grazia obamiana. Nell'età adulta, mantenere un segreto non è soltanto l'alibi che perpetra il malcostume, ma anche uno strumento per tenere a freno il male, istituendo un compromesso in cui la trasparenza a tutti i costi rischia di essere un disvalore.

    La parabola del presidente americano inizia a disegnare un ampio ritorno alla realtà. Chi si aspettava grandi manovre ambientali è rimasto male nel vedere l'apertura – moderata – del presidente alle trivellazioni petrolifere in mare aperto e chi voleva la chiusura del carcere di Guantanamo vede svanire gli improbabili processi civili. Il “Super Obama” titolato dall'Espresso è in realtà l'Obama adulto, che sa di dover tenere come massima la virtù della prudenza. Dell'Obama sognatore generazionale non è rimasto molto.