La quaresima non negoziabile - Il commento

Aborto e Papa, la via di Bagnasco

Redazione

Il consiglio permanente della Conferenza episcopale si apre in piena quaresima, e il tono della prolusione del cardinale Angelo Bagnasco sembra intonarsi al colore penitenziale. Gli argomenti all'ordine del giorno, d'altra parte, dalla contrizione della Chiesa per gli episodi di pedofilia di cui si sono resi colpevoli alcuni religiosi, alla polemica sul “carrierismo” nei sacri palazzi, ai problemi del sacerdozio che rischia di cadere in un “attivismo esasperato” che finisce per provocare un sorta di “auto-secolarizzazione” dei preti fino alla banalizzazione dell'aborto e alla degradazione della politica, non erano certo adatti a un tono gioioso.

Scarica e leggi il discorso integrale del cardinal Bagnasco - Leggi Bagnasco chiede di votare contro l'aborto e per la vita

    Il consiglio permanente della Conferenza episcopale si apre in piena quaresima, e il tono della prolusione del cardinale Angelo Bagnasco sembra intonarsi al colore penitenziale. Gli argomenti all'ordine del giorno, d'altra parte, dalla contrizione della Chiesa per gli episodi di pedofilia di cui si sono resi colpevoli alcuni religiosi, alla polemica sul “carrierismo” nei sacri palazzi, ai problemi del sacerdozio che rischia di cadere in un “attivismo esasperato” che finisce per provocare un sorta di “auto-secolarizzazione” dei preti fino alla banalizzazione dell'aborto e alla degradazione della politica, non erano certo adatti a un tono gioioso.

    Ma il presidente dei vescovi non si è limitato a elencare i mali, della chiesa e del mondo, e ha invece indicato con chiarezza le risposte alle sfide più gravi del momento. A partire dalla difesa nettissima del Pontefice dopo gli attacchi subiti nella campagna mediatica sulla pedofilia: “Quanto più da qualche parte si tenta inutilmente di sfiorare la sua limpida e amabile persona, tanto più il popolo di Dio guarda a lui commosso e fiero”. E sull'aborto è forte la denuncia della banalizzazione farmacologica, che tende ad anullare la differenza tra pratiche abortive e anticoncezionali. E netto anche l'invito, in occasione delle scelte elettorali, ai cattolici di valutare in primo luogo il rispetto dei “valori non negoziabili”: dignità della persona umana, indisponibilità della vita, libertà religiosa ed educativa, famiglia fondata sul matrimonio. Gli altri valori, a cominciare da quello del lavoro, dipendono da questi: “quale solidarietà sociale, infatti, se si rifiuta o si sopprime la vita, specialmente la più debole?”. C'è poi la preoccupazione per l'Italia e gli effetti sociali della crisi, a partire dal problema dell'immigrazione, sul quale la chiesa ribadisce la contrarietà alla creazione di “isole etniche”. Sono tempi di quaresima e di penitenza, e Bagnasco non si è sottratto a questo dovere. Ma sono anche in cui per i vescovi è necessario dire la verità. E il loro presidente l'ha fatto.

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