Oggi nel Foglio "Miserie della scienza"
Il livello dei mari si innalza. Anzi no
La raccontava il Guardian di ieri, ed è solo l'ultima gaffe della scienza climatica. Uno studio pubblicato lo scorso anno confermava le previsioni dell'Ipcc: il livello del mare si alzerà fino a 82 centimentri entro il 2100. Sono di questi giorni le scuse dell'autore dello studio: per colpa di alcuni errori, ha ammesso di non avere la minima idea di quanto gli oceani si alzeranno.
Oggi nel Foglio in edicola "Miserie della scienza"
La raccontava il Guardian di ieri, ed è solo l'ultima gaffe della scienza climatica, e come le altre (tra tutte la previsione sballata sullo scioglimento dei ghiacciai dell'Himalaya fatta in base a un documento del Wwf) smonta un altro pezzo del castello che negli anni l'Onu, Al Gore e gli scienziati dell'Ipcc hanno costruito sostendendo che senza ombra di dubbio il pianeta si stesse riscaldando per colpa dell'uomo. Chi osava contraddire era bollato come "negazionista", diventava un parìa della scienza del clima. Il riscaldamento globale causato dell'uomo porterebbe con sé un corollario di disastri più o meno catastrofici, sbandierati dai media come prossimi. Tra questi, l'aumento fino a 82 cm del livello complessivo degli oceani del mondo. Così scriveva il report del 2007 dell'Ipcc (quello che parla anche dell'Himalaya), e così confermava uno studio apparso su Nature Geoscience (rivista tra le migliori del settore) a firma di Mark Siddall, dell'Univerità di Bristol. Appena scoppiate le polemiche sugli studi approssimativi dell'Ipcc, Siddall ha ritrattato il suo studio dicendo di avere compiuto almeno un paio di errori. Ecco perché "non possiamo trarre alcuna conclusione certa sul livello del mare alla fine del secolo", ha detto Siddall.
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