La mosca cocchiera e la sua Mercedes

Redazione

Per difendere la sua scelta piuttosto controversa di appoggiare in Piemonte la candidatura di Mercedes Bresso, nota anche per le sue posizioni ultra laiciste, Pier Ferdinando Casini l'ha paragonata a Angela Merkel. Quali siano i punti di contatto tra la “zarina” piemontese e la cancelliera tedesca non si capisce proprio. Le rispettive orgini – la seconda è nata nella Germania comunista e formatasi nell'opposizione al regime. Ma prescindendo dalle radici culturali, la concreta politica delle alleanze praticata dalle due esponenti politiche è assai istruttiva.

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    Per difendere la sua scelta piuttosto controversa di appoggiare in Piemonte la candidatura di Mercedes Bresso, nota anche per le sue posizioni ultra laiciste, Pier Ferdinando Casini l'ha paragonata a Angela Merkel. Quali siano i punti di contatto tra la “zarina” piemontese e la cancelliera tedesca non si capisce proprio. Le rispettive orgini – la seconda è nata nella Germania comunista e formatasi nell'opposizione al regime; la prima ha percorso i vari gradi della carriera interna al Pci, poi Pds e infine Partito democratico – descrivono traiettorie non solo diverse ma, in sostanza, opposte.

    Prescindendo dalle radici culturali, la concreta politica delle alleanze praticata dalle due esponenti politiche è assai istruttiva: la governatrice piemontese ha ottenuto il primo mandato con una coalizione comprendente tutte le formazioni dell'estrema sinistra e mantiene eccellenti rapporti con la maggior parte di queste, oltre a un legame di ferro con i radicali, noti a Torino per le loro convinzioni e pratiche abortiste “d'avanguardia”. La cancelliera ha sempre puntato a un'intesa moderata con i liberali, e solo un esito elettorale di sostanziale pareggio l'ha indotta a una alleanza obbligata e conflittuale con una socialdemocrazia (ma separata dalla Linke) la cui sconfitta è sempre stato il suo obiettivo di fondo.

    Tutto ciò Casini lo sa benissimo, anche perché il suo partito, all'opposizione in Piemonte nell'ultimo quinquennio, lo ha sottolineato anche con campagne propagandistiche nettamente ostili alla Bresso. Ora, invece, la presenta come una specie di De Gasperi in gonnella. Un atteggiamento di questo genere, da parte di una forza politica minore che pretende di esercitare la guida dall'esterno su quelle più grandi e radicate illudendosi persino di modificarne l'orientamento di fondo e la natura, una volta si chiamava da mosca cocchiera. Mercedes Bresso incassa le lodi, anche infondate, dell'Udc e poi, se confermata, continuerà la sua politica, non certo quella del povero Casini.

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