Brutto clima a Copenaghen

Redazione

Da oggi a venerdì 18 dicembre a Copenaghen i rappresentanti di quasi tutti i paesi del mondo si riuniranno per trovare un accordo volto a contenere l'aumento di temperatura entro i due gradi centigradi rispetto all'era preindustriale. In queste ultime settimane il presunto “consenso” degli scienziati intorno alla teoria che il globo si starebbe surriscaldando per colpa delle emissioni di CO2 prodotte dall'uomo ha però subito colpi tali da rendere sempre meno credibile l'appuntamento nella capitale danese.

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    Da oggi a venerdì 18 dicembre a Copenaghen i rappresentanti di quasi tutti i paesi del mondo si riuniranno per trovare un accordo volto a contenere l'aumento di temperatura entro i due gradi centigradi rispetto all'era preindustriale. In queste ultime settimane il presunto “consenso” degli scienziati intorno alla teoria che il globo si starebbe surriscaldando per colpa delle emissioni di CO2 prodotte dall'uomo ha però subito colpi tali da rendere sempre meno credibile l'appuntamento nella capitale danese. Poche settimane fa sono state pubblicate su Internet migliaia di e-mail del centro studi sul clima dell'Università dell'East Anglia scambiate tra climatologi di fama internazionale che parlavano di “trucchetti” e manipolazioni ai dati in modo che le temperature sembrassero più alte di quanto non lo fossero veramente. Il cosiddetto “climategate” è montato soprattutto sui media inglesi e americani, facendo saltare teste importanti e riaprendo un dibattito da molti erroneamente ritenuto chiuso, quello cioè sull'effettiva affidabilità degli studi scientifici sull'influenza dell'uomo sul clima; studi che sono le premesse scientifiche del summit della prossima settimana.

    Obama ha poi ammesso che a Copenaghen non si sarebbe presa nessuna decisione concreta ma soltanto stipulato un accordo politico (salvo tentare una retromarcia promettendo un insignificante taglio alle emissioni). Nel frattempo Brasile, India, Sudafrica e Cina hanno deciso di presentarsi al summit con l'intenzione di non accettare un tetto alle emissioni. L'India ha pure contestato chi sostiene che l'Himalaya si stia sciogliendo. Due giorni fa il Foglio e lo Spectator hanno pubblicato un documento della Cia datato 1974 che spiegava come i climatologi allora fossero certi che si stesse entrando in un periodo di glaciazione (con le stesse parole usate oggi per parlare di riscaldamento globale).

    Il mondo che si avvicina all'appuntamento danese è molto più scettico di quanto i catastrofisti si aspettassero qualche mese fa e la possibilità che i giorni di Copenaghen siano un appuntamento inutile è molto concreta: la serata clou, quella a cui avrebbe partecipato Al Gore, è stata cancellata venerdì senza apparenti motivazioni. Forse non si sono trovate abbastanza persone disposte a spendere 1.200 dollari per fare una foto con lui.

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