Napolitano preoccupato

Il Parlamento "è in difficoltà", ma la maggioranza non vuole il voto anticipato

Redazione

Tra i vertici della maggioranza si parla apertamente di elezioni anticipate e scioglimento delle Camere. Ma i parlamentari del centrodestra che ne pensano? Secondo un piccolo, ma forse significativo, sondaggio estemporaneo del Foglio, deputati e senatori di Pdl e Lega non condividono la necessità di ritornare alle urne. Su 78 parlamentari intervistati, 66 sono decisamente contrari, 7 sono favorevoli allo scioglimento delle Camere e in 5 non sanno o sono indecisi. Ecco nomi e voti.

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    Tra i vertici della maggioranza si parla apertamente di elezioni anticipate e scioglimento delle Camere. Ma i parlamentari del centrodestra che ne pensano? Secondo un piccolo, ma forse significativo, sondaggio estemporaneo del Foglio, deputati e senatori di Pdl e Lega non condividono la necessità di ritornare alle urne. Su 78 parlamentari intervistati, 66 sono decisamente contrari, 7 sono favorevoli allo scioglimento delle Camere e in 5 non sanno o sono indecisi. Particolarmente significativo il dato del gruppo parlamentare della Lega al Senato: su 26 senatori, il Foglio ne ha raggiunti 16 di cui 13 nettamente contrari all'ipotesi di ritorno al voto. Tre gli indecisi, nessuno favorevole.

    Ecco come hanno risposto i parlamentari del Pdl alla domanda “cosa pensa dell'ipotesi di uno scioglimento anticipato delle Camere”? Francesco Aracri: “Sono per le legislature durevoli. Ci dovrebbero essere fatti traumatici per autorizzare uno scioglimento delle Camere e non ne vedo”. Alessio Bonciani: “C'è nervosismo ma la maggioranza è solida. Dobbiamo governare”. Giampiero Catone: “Parlare di elezioni anticipate non ha senso. Non siamo neanche agli albori di ipotetiche decisioni in questa direzione”. Giuseppe Consolo: “Sarebbe un fallimento del Pdl, una zappa sui piedi. Mi sembra strano vedere qualcuno del Pdl interessato a questo suicidio politico”. Riccardo De Corato: “Se Berlusconi vorrà sciogliere le Camere io sono con lui. Ma ci sarà il problema di Giorgio Napolitano”. Marcello Di Caterina: “Non è proprio in discussione uno scioglimento. Non lo si deve neanche ipotizzare, per il bene del paese. Dobbiamo uscire dalla crisi governando”. Pietro Franzoso: “Il voto è una estrema ratio. Ma il paese va governato, va dato senso alle decisioni del popolo alle elezioni del 2008”. Giuseppe Galati: “In assenza di una ragione vera per sciogliere il Parlamento la gente non capirebbe. E' necessario un fatto che conclami l'impossibilità di andare avanti e per il momento non è affatto alle viste”.

    Vincenzo Garofalo: “Io sto con Berlusconi se vuole sciogliere il Parlamento. Si dovesse andare ad elezioni anticipate la gente ha già scelto”. Vincenzo Gibiino: “Le elezioni servirebbero a fare un po' di chiarezza. Il voto è un presidio di democrazia”. Ugo Grimaldi: “No. Dobbiamo rispettare l'impegno preso con il popolo italiano”. Oreste Tofani: “E' una possibilità che non vedo e non auspico”. Sergio Vetrella: “No, gli italiani hanno dato un chiaro mandato. Abbiamo una responsabilità”. Giuseppe Ferruccio Saro: “Penso si debba fare di tutto per evitare le elezioni anticipate. Si deve rispettare la volontà scaturita dalle elezioni”. Antonio Paravia: “E' un ipotesi irreale e disastrosa”. Aldo Scarabosio: “C'è qualche problema ma non per questo bisogna andare alle urne”. Carlo Sarro: “Dobbiamo continuare l'azione di governo”. Salvatore Piscitelli: “Non ci sono le condizioni. Il consenso di Berlusconi è grandissimo”. Guido Viceconte: “Berlusconi ha bisogno di tranquillità per governare bene”. Carmelo Morra: “Ci sono ancora le condizioni per andare avanti”. Enrico Musso: “Non sarebbe proprio sensato, abbiamo una maggioranza ampia”. Maurizio Iapicca: “Non sono per le elezioni anticipate, abbiamo i numeri e la capacità per governare”. Maurizio Leo: “E' un'ipotesi da scongiurare”. Giancarlo Mazzuca: “Spero che non ci si arrivi. I nostri elettori non capirebbero”. Eugenio Minasso: “Penso che non sarebbe una cosa intelligente”. Giovanni Mottola: “Non spetta a me decidere”.

    Settimo Nizzi: “Il paese non se lo meriterebbe”. Alfonso Papa: “Berlusconi è un genio, decida lui”. Santo Carmine Patarino: “Le elezioni anticipate? Non risolverebbero nulla”. Giovanna Petrenga: “Sono rispettosa dei vertici. Farò come deciderà il partito”. Vincenzo Piso: “Sarebbe uno sbaglio mostruoso tornare al voto”. Carmelo Porcu: “Dobbiamo evitarle, il governo ha una grande opportunità per fare le riforme”. Francesco Proietti Cosimi: “Sono contrario alle elezioni anticipate”. Manuela Repetti: “Pensiamo a lavorare bene per l'Italia”. Luciano Rossi: “Non sarebbe un bene andare al voto”. Benedetto Della Vedova: “E perché mai dovremmo votare?”. Gianfranco Sammarco: “Sono contrario all'ipotesi di elezioni anticipate, il governo sta lavorando bene”. Maria Grazia Siliquini: “No. Dobbiamo fare le riforme”. Maria Elena Stasi: “Quando un governo dura a lungo è meglio”. Vincenzo Taddei: “Io sono d'accordo per andare al voto”. Giacomo Terranova: “Comprendo poco le ragioni che possano portare alle elezioni anticipate”. Gabriele Toccafondi: “Da una parte dispiace, ma il centrodestra potrebbe anche avere la forza di riottenere la maggioranza”. Salvatore Torrisi: “I cittadini non capirebbero”. Andrea Augello: “No. Abbiamo vinto le elezioni”.

    Giuseppe Valditara: “Francamente non ne vedo il motivo. Significherebbe paralizzare l'attività riformatrice”. Filippo Berselli: “Non credo che Berlusconi voglia andare a elezioni anticipate”. Luigi Grillo: “Penso che la legislatura debba terminare il suo corso”. Giampaolo Bettamio: “L'unica possibilità è fare un predellino 2”. Laura Allegrini: “Sono contraria al voto”. Alessio Butti: “Credo sia importante proseguire l'opera del governo”. Cosimo Galli: “E' necessario ultimare il programma”. Luigi Compagna: “No. C'è una legge importante da incardinare”. Salvo Fleres: “No, le Camere devono lavorare”. Antonio D'Alì: “Le elezioni anticipate non mi hanno mai spaventato”. Lucio Malan: “Sarebbe difficile farlo capire agli elettori”. Laura Bianconi: “Non sarebbe capibile da noi, figuriamoci dai cittadini”. Ada Urbani Spadoni: “Sarebbe la cosa peggiore che possa capitare”.

    Così hanno risposto i parlamentari della Lega. Armando Valli: “No comment”. Giampaolo Vallardi: “Non è pensabile andare al voto”. Gianvittore Vaccari: “Non ne vedo il motivo”. Giovanni Torri: “E' meglio portare avanti le riforme”. Fabio Rizzi: “La voglia di limitare una certa frangia ci sarebbe, ma dovremmo rallentare le riforme. Allora dobbiamo scongiurare questo rischio e proseguire”. Mario Pittoni: “No, la riforma del federalismo fiscale prima di tutto”. Roberto Mura: “Assolutamente no, sciogliere le Camere sarebbe una iattura”. Sergio Divina: “Dobbiamo portare avanti il federalismo”. Enrico Montani: “Noi vogliamo il federalismo e siamo a un passo dai decreti attuativi”. Luciano Dussin: “Fini e Berlusconi prima di tutto dovrebbero mettersi attorno a un tavolo, a quattr'occhi”. Massimo Polledri: “Come parlamentare della Lega rispondo ‘no'”. Irene Aderenti: “Non ho riflettuto. Non so”. Rossana Boldi: “Credo che non sia il momento di andare a elezioni”. Davico Michelino: “Stiamo governando bene”. Alberto Filippi: “Sono contrario”. Paolo Franco: “E' opportuno portare a termine gli impegni”. Massimo Garavaglia: “A noi interessa fare le riforme”. Giuseppe Leoni: “A me va bene tutto. Noi raddoppiamo i voti”. Davide Caparini: “Non sono io che lo decido”. Anonimo leghista: “Le elezioni anticipate ci possono anche stare”. Carolina Lussana: preferisce non rispondere.

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