'Cosa c'è dentro di me?' Rispondono i bloggers/5

La coscienza sul web si crede l'ombelico del mondo

Redazione

Giuliano Ferrara ha iniziato sulla carta un girotondo per rispondere alla domanda: Cosa c'è dentro di me? Qui il testo del suo appello. Abbiamo girato la domanda ai bloggers, in esclusiva per il sito. Oggi è il turno di Alberto Simoni, che ha un blog.

Pur in un mondo potenzialmente infinito e con milioni di soggetti che vi partecipano, la coscienza virtuale vive in una dimensione solipsistica. Si crede l'ombelico del mondo perché di quel mondo dove coesistono il tutto e il suo contrario, è partecipe.

    La coscienza è il quid che ci muove anche nell'universo virtuale e costantemente mutevole del Web. Un mondo che ha destrutturato la verità, che all'essere preferisce la doxa, che alla potenza gnoseologica della parola, predilige la gorgiana arte della persuasione. Dove il linguaggio è strumento di convincimento e di diletto più che svelatore di verità. E' in questo “impero della parola” che si agita la coscienza. Pur in un mondo potenzialmente infinito e con milioni di soggetti che vi partecipano, la coscienza virtuale vive in una dimensione solipsistica. Si crede l'ombelico del mondo perché di quel mondo dove coesistono il tutto e il suo contrario, è partecipe. E ha l'illusione di esserne protagonista divincolandosi fra miriade di blog e di social network. Con la presunzione che poiché il suo punto di vista è condiviso da altri, per forza debba essere almeno in parte giusto. E in un mondo che slaccia la parola dalla conoscenza, e che ha perso la dimensione ontologica del linguaggio, questa pretesa è quantomeno tristemente comprensibile.

    di Alberto Simoni