Marino vuole tutti nel Pd, da Grillo a Binetti

Redazione

"Io non escludo nessuno''. Ignazio Marino immagina un Pd a porte aperte, anche per Beppe Grillo e anche per i teodem di Paola Binetti, che ha annunciato il suo addio in caso di vittoria del senatore chirurgo.

    In un'intervista al Manifesto, Ignazio Marino ha rilanciato l'idea di un Pd che no "non esclude nessuno''. Un partito a porte aperte, anche per Beppe Grillo e per i teodem di Paola Binetti, che ha annunciato il suo addio in caso di vittoria del senatore chirurgo: ''A Binetti dico: chiunque vinca io rimarrò e lavorerò nel Pd''. Marino non si presenta per fare il terzo incomodo: ''Corro per vincere''.  ''Forse condizionato dai miei 18 anni negli Stati Uniti come elettore dei democratici americani, penso a un partito aperto a quelli che rispettano le regole e vogliono una competizione seria e rigorosa. Per quanto riguarda Grillo, il Pd - sottolinea Marino - ha un suo organismo di garanzia, del quale debbo fidarmi''. Con i radicali coltiva un ''rispetto reciproco'' e in prospettiva Marino vede un partito allargato: ''Il partito che immagino include, e se gli uomini e le donne che si riconoscono negli ideali radicali, verdi, socialisti e di Sinistra e liberta' vogliono arricchire il Pd dovremmo solo essere contenti''.  ''La stessa cosa -rimarca Marino- vale anche per gli elettori dell'Idv che magari fin qui erano scontenti di noi''. Quanto a Sergio Chiamparino ''sta riflettendo seriamente sul sostegno da darci. Probabilmente parlera' il 21 a Milano, alla presentazione della nostra mozione'', dice Marino.