Nessuno tocchi la Sampdoria

D: L'intervista di Christian Rocca “in the Skype” non ti è molto piaciuta.
Andrea Marcenaro: Questi di Alcamo hanno veramente rotto. Non capiscono che l'idea juventina di vincere a tutti i costi si è frantumata da tempo.
D: Ed è colpa di Cobolli Gigli?
AM: Non parlo di quelli che hanno due cognomi.
D: Ah.
AM: Ma gli juventini tipo Rocca dovrebbero ricordarsi che secondo quanto stabilito dalla famiglia Agnelli la società dovrebbe finire in mano a Margherita. Se succede, non hanno la minima idea di come andrà a finire.
D: Intuisco che la risposta è male.
AM: Dovrebbero accontentarsi dell'attuale dirigenza e non confidare su quella massa di cafoni che da sempre controlla al Juve. E soprattutto non dovrebbero tirare in ballo la Sampdoria.
D: E finalmente si arriva al punto.
AM: Certo, la Sampdoria è una grandissima società, ha vinto uno scudetto ed è la squadra di una città meravigliosa. Ha soltanto la disgrazia di avere un presidente che incarna il luogo comune dei genovesi, che peraltro è falso. Non a caso nel cda ha messo Cisnetto.
D: Beh, il paragone fra Juve e Samp non mi sembrava così infamante. Per i genovesi, dico.
AM: E invece sì. Perché se nella Juve le cose andassero come dovrebbero andare, la Sampdoria sarebbe costantemente davanti alla Juve.
D: Rocca ha tirato in ballo anche l'Udinese.
AM: Almeno hanno la maglia con gli stessi colori. E poi il paragone non ci sta comunque, perché l'Udinese è una società signorile.
D: In conclusione cosa vorresti dire a Rocca?
AM: Che mi dia un colpo di telefono se vuole sapere com'è andata veramente la storia di calciopoli. Io lo so.

Leggi Rocca in the Skype with Lapo, l'intervista di Christian Rocca