Rocca in the Skype with Lapo

"La Juventus è una via di mezzo fra l'Udinese e la Sampdoria"

Domanda: Ieri esultavi per la dipartita di Cobolli Gigli, in serata la notizia è stata smentita. Christian Rocca: Smentita? E da chi? Da Bonaiuti? D: No, fonti vicine alla Exor dicono che il cda non cambia... CR: E allora la Juve continuerà a non essere più la Juve. D: Vuol dire che laJuve del dopo Moggi è diventata un'altra cosa? CR: La Juventus è finita, ora al suo posto c'è una via di mezzo tra l'Udinese e la Sampdoria.

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    Il Foglio.it ha raggiunto via Skype Christian Rocca e gli ha chiesto cosa ne pensa dei movimenti ai vertici della Juventus, società amata e odiata allo stesso tempo. Ecco la trascrizione letterale del dialogo.

    Domanda: Ieri esultavi per la dipartita di Cobolli Gigli, in serata la notizia è stata smentita.
    Christian Rocca: Smentita? E da chi? Da Bonaiuti?
    D: No, fonti vicine alla Exor dicono che il cda non cambia...
    CR: E allora la Juve continuerà a non essere più la Juve
    D: Vuol dire che la Juve del dopo Moggi è diventata un'altra cosa?
    CR: La Juventus è finita, ora al suo posto c'è una via di mezzo tra l'Udinese e la Sampdoria
    D: E la colpa è di Cobolli?
    CR: Cobolli è la faccia della società. Tre anni fa c'era la Triade, ora ci sono lui, un francese che non si è mai occupato di calcio e un ex allenatore di pallavolo.
    D: Vedo che scrivi triade con la maiuscola. Non ci sarà un po' troppa nostalgia dei tempi andati?
    CR: Quando eravamo la squadra più forte del mondo, avevamo nove giocatori nella finale della coppa del mondo e gli altri due erano Nedved e Ibra? Sì.
    D: Di palo in frasca. Per il posto di Cobolli si è fatto il nome di Lapo Elkann. Quando l'hai sentito non ti sei morso la lingua?
    CR: Lapo è azionista, con la sua famiglia. Il suo ruolo è quello.
    D: Se dovessi fare dei nomi per il nuovo cda chi diresti?
    CR: Nel cda possono mettere chi vogliono, ma l'importante è che a gestire la società ci sia gente che capisce di calcio.
    D: Scusa, ma per come si erano messe le cose la Juve non se l'è cavata male, tutto sommato.
    CR: Non rispondo alle provocazioni.
    D: Beh, la Juve avrebbe potuto finire in C o anche in terza categoria. Oggi se la gioca di nuovo per il campionato e fa la Champions...
    CR: Se si fosse difesa, la Juve avrebbe vinto altri tre scudetti consecutivi. Ma non s'è difesa. E a chiedere la retrocessione sono stati Cobolli & co.
    D: Quindi si tratta di un inside job della nuova società per scalzare quella vecchia, e la retrocessione sarebbe stato soltanto il prezzo da pagare per le poltrone?
    CR: I complotti non esistono. La Juve ha scelto di non difendersi e di allearsi con i moralizzatori. L'hanno punita per questo, in appello. Perché stava con i moralizzatori. Gli altri imputati sono stati assolti. E il Milan ha vinto la coppa dei campioni.
    D: Capisco. Ma della riconferma di Ferrara (Ciro) cosa mi dici? E' un po' un ritorno alla vecchia scuola Juve dell'era triadica?
    CR: Ciro è uomo di Lippi. Nessuno sa se è un bravo allenatore, così come è stato un grande calciatore. Anche qui non mi pare che ci sia una strategia, hanno preso un allenatore che piace a Lippi e che sta cercando di costruire una formazione molto simile a quella che Lippi vuole schierare in nazionale. Una volta succedeva l'opposto.
    D: E quindi Lippi ha voce in capitolo su quello che succede in casa Juve?
    CR: Lo sanno tutti che Cannavaro l'ha scelto lui. E che ora la Juve cerchi Grosso e D'Agostino e Giuseppe Rossi. E poi Ranieri è stato delegittimato dopo un pranzo tra Lippi e Blanc.
    D: Ed è per questo che l'idea di Antonio Conte non ha avuto seguito?
    CR: Non lo so. I giornali dicono che Conte voleva fare una sua squadra, non quella di Lippi. Non so se sia vero e non so nemmeno se Conte sia un grande allenatore. So che chi gestisce la Juventus non è capace. Hanno speso in due anni molti più soldi di quanti ne abbiano dati a disposizione a Moggi in dieci. Con risultati comici.
    D: Nulla in grado di contrastare gli indossatori...
    CR: Se è per questo hanno fatto vincere tre scudetti agli indossatori. Gli hanno regalato Ibra, cioè il giocatore più forte del mondo che da solo ha vinto gli scudetti, e con il ricavo hanno comprato Tiago e Almiron.

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