Un divorzio che ci imbarazza, pezzi leggeri senza importanza

Giuliano Ferrara

La coabitazione editoriale con Veronica Lario è stata ed è perfetta. I rapporti personali senza un'increspatura, discreti e cordiali: tendenza Veronica, appunto.

    Al direttore - Non c'è niente di Shakespeare nelle parole o nella condizione della signora Berlusconi, ma piuttosto Guido Gozzano. Con “ciarpame” il mio pensiero va alla signorina Felicita di Gozzano: “Vedevo questa vita che m'avanza, chiudevo gli occhi nei presagi grevi,  aprivo gli occhi e tu mi sorridevi ed ecco rifioriva la speranza… intorno a quella che rideva illusa nel ricco peplo… v'era una stirpe logora e confusa… ciarpame reietto, così caro alla mia Musa”. Grazie di avermi fatto ricordare Gozzano.
        Marina Gelmi di Caporiacco, via web

    Al direttore - Nonostante tutti o quasi tutti i “maschi” latini tifino per il nostro amato leader, invidiandogli patrimonio e savoir faire con le donne, e pur condividendo con lei che la sua dolce metà abbia sbagliato modalità e tempo per protestare, resta però indubitabile ciò che scrisse tanto tempo fa Euripide nella sua Medea: la donna ha paura, è vile davanti al ferro e alla lotta, ma quando è minacciato il suo letto, non c'è anima più sanguinaria.
        Elena Varriale, Napoli

    Al direttore - E adesso? Ancora “tendenza Veronica”?
        Giorgio Barbieri, via web

    La coabitazione editoriale con Veronica Lario è stata ed è perfetta. I rapporti personali senza un'increspatura, discreti e cordiali: tendenza Veronica, appunto. Il divorzio, così aggressivo, ci dispiace e ci imbarazza. La tentazione è tacerne del tutto. Ma pubblicheremo pezzi leggeri senza prenderci troppo sul serio.

    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.