Dàgli al Boss

Redazione

In qualità di uomo sposato da vent'anni con la corista Patti Scialfa, madre dei suoi tre figli, il Boss è accusato di adulterio recidivo dal marito tradito di una sua presunta amante. Non soltanto è a rischio pagamento alimenti per interposta persona (il suddetto marito tradito, tale Arthur Kelly, vuole che la moglie fedifraga glieli paghi, gli alimenti, ma la richiesta è talmente esosa che potrebbe ricadere sul Boss, ove venisse dimostrata l'infedeltà). Ora, ad aggravare i guai, ci si è messo anche il prefetto di Roma.

    Scriveva Nick Hornby, in “Alta fedeltà”: “Nelle canzoni di Bruce puoi restare e marcire oppure fuggire e bruciarti”. Ecco, oggi Bruce Springsteen si trova esattamente nella situazione descritta da Hornby, con la prospettiva, però, di fuggire marcendo sotto i colpi delle accuse e degli intoppi organizzativi del suo nuovo tour. Non soltanto, infatti, in qualità di uomo sposato da vent'anni con la corista Patti Scialfa, madre dei suoi tre figli, è accusato di adulterio recidivo dal marito tradito di una sua presunta amante. Non soltanto è a rischio pagamento alimenti per interposta persona (il suddetto marito tradito, tale Arthur Kelly, vuole che la moglie fedifraga glieli paghi, gli alimenti, ma la richiesta è talmente esosa che potrebbe ricadere sul Boss, ove venisse dimostrata l'infedeltà). Ora, ad aggravare i guai, ci si è messo anche il prefetto di Roma – colui che, causa concomitanza con i Mondiali di nuoto, rischia di far saltare il concerto di Bruce del luglio prossimo. Tanto più forte è il “dàgli al Boss”, poi, quanto più l'attuale comportamento sembra stridere con il passato del Boss medesimo (vissuto e cantato nelle sue canzoni).

    Quando, tradito, raccoglieva grano

    Fino a dieci anni fa, infatti, Bruce Springsteen passava per un ragazzotto cresciuto con tante illusioni sull'amore eterno ed esclusivo che si conserva a forza di buone intenzioni tra legni di pineta, poliziotti buoni e praterie sconfinate. Passava per un rocker romantico e per nulla maledetto. Per un ribelle tradizional-popolare nell'animo, con il doppio fondo casalingo e un po' gnoccolone dell'uomo che in realtà ambisce a raccogliere il grano per preparare torte con la bella mogliettina, lontano dai juke-box sulla Route 69.

    E infatti a fine anni Ottanta molto aveva sofferto, Bruce – odiatore di sogni americani ma sognatore non spettinato dalla fama – quando aveva visto naufragare il suo matrimonio con una bella modella fedifraga che faceva feste a casa sua mentre lui era in tournée. E su quell'amore triste ci aveva poi scritto un album dolente, “Tunnel of love”, nonostante si fosse nel frattempo risposato con la suddetta Patti Scialfa, da sempre invaghita di lui e infine vittoriosa. Patti lo aveva aspettato, dividendo il set dei video con la modella scapestrata e tollerando che Bruce, ormai suo, cantasse “Ain't got you”: “Ho cento belle donne che mi bussano alla porta/ e c'è gente che mi vuole baciare che io non ho mai visto…/ … ma sono ancora il più stupido del mondo/ perché l'unica cosa che non ho sei tu” (e tutti pensavano: soffre ancora per la ragazza che gli ha messo le corna).

    Pareva incapace di causar danno a donna alcuna, Bruce, il cantore della gente che lotta per sopravvivere, il protagonista ateo di crisi mistico sincretiche (pro cristianesimo ma anche pro buddismo e pro islamismo non radicale), il sostenitore di presidenti democratici, la voce roca che incantava persino il non esterofilo Nanni Moretti (con “I'm on fire” il Boss finì nella colonna sonora di “Palombella rossa”). Uno talmente serio, il Boss, che non si può non credere, oggi, alle parole da lui pronunciate nel 2006, all'indomani di un altro presunto tradimento – quella volta con una vedova delle Torri gemelle: “Io e Patti stiamo insieme da 18 anni: i migliori della mia vita. Abbiamo costruito una famiglia bellissima e il nostro legame continua a essere forte come quando ci siamo sposati”. Che Springsteen non sia un dongiovanni tardivo e incallito ma soltanto un sostenitore dell'“amore liquido” descritto dal sociologo alla moda Zygmunt Bauman, l'uomo secondo il cui pensiero l'amore può anche durare, basta che non sia esclusivo e indissolubilmente escludente?