Il Financial Times contro la crisi

Conoscere i lettori per servirli meglio

Redazione

Il Financial Times contro la crisi. Il quotidiano finanziario pubblica una pagina intera di sondaggio che i lettori possono compilare, piegare e imbucare. E' l'antidoto alla crisi per far sopravvivere il giornale (di carta e non).

    Nel Financial Times di oggi c'è una pagina che, piegata seguendo le linee tratteggiate, diventa una lettera, pronta a essere imbucata, francobollo già pagato dal destinatario (cioè il Financial Times stesso). Sul retro della pagina c'è un sondaggio a risposta multipla che inizia così: "Caro lettore, noi al Financial Times crediamo i nostri lettori siano la nostra risorsa più importante...".
    Per questo il quotidiano cerca di conoscere meglio i suoi lettori, le loro abitudini, il loro lavoro, e anche il loro rapporto con il giornale. Esempio di domanda: Quali delle sezioni del giornale legge regolarmente? Lo compra in edicola, oppure glielo consegnano a casa o in ufficio? Quali sezioni del sito segue? Quali aree della sua vita o del suo lavoro sono influenzate dai contenuti del Financial Times?
    E' insomma una paginata di domande, precise e approfondite, e il lettore che accetterà di rispondere potrà partecipare a un'estrazione per la vittoria di un premio da mille euro.
    In un periodo di crisi, che ha travolto anche i quotidiani e non ha risparmiato i più autorevoli, si riscopre il bisogno di un legame più stretto con i propri lettori, la necessità di conoscerli meglio, per poterli accontentare di più ed essere loro più utili. E' un modo per poter fare meglio quello per cui un quotidiano esiste. E se anche questo sarà un effetto della crisi, questa crisi non sarà tutta da buttare.