La terra trema ancora, previsioni impossibili

In Abruzzo si scava, 150 morti

Redazione

(Adnkronos) - Sarebbero gia' ben oltre cento, secondo fonti sanitarie, le vittime dello spaventoso terremoto che questa notte ha devastato la provincia dell'Aquila. Un bilancio, peraltro, che sarebbe destinato ad aggravarsi e che al momento non rende possibile dare cifre certe. Centinaia i feriti. Guido Bertolaso ha detto che i morti "sono superiori alle 70, ma i numeri esatti li daremo solo quando avremo tutta una serie di indicazioni e saremo certi che le famiglie sono state contattate". Il bilancio comprende anche "oltre 1500 feriti".

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    Sarebbero gia' ben oltre cento, secondo fonti sanitarie, le vittime dello spaventoso terremoto che questa notte ha devastato la provincia dell'Aquila. Un bilancio, peraltro, che sarebbe destinato ad aggravarsi e che al momento non rende possibile dare cifre certe. Centinaia i feriti. Guido Bertolaso ha detto che i morti "sono superiori alle 70, ma i numeri esatti li daremo solo quando avremo tutta una serie di indicazioni e saremo certi che le famiglie sono state contattate". Il bilancio comprende anche "oltre 1500 feriti". "Attualmente, abbiamo oltre 1.000 soccorritori impegnati nelle varie attivita' nel centro storico dell'Aquila e nei vari centri storici di alcune delle frazioni limitrofe", ha ricordato Bertolaso, sottolineando come "la nostra missione sia quella di intervenire su tutti i punti dove ci sono le macerie ma con estrema cautela e grande attenzione, in modo da evitare di peggiorare una situazione gia' critica". Quello che ha messo in ginocchio la regione, ha ammesso il capo del dipartimento, e' stato un sisma "non molto esteso" ma "molto grave e violento". (AGI)

    (Adnkronos) - La terra ha tremato alle 3.32 di questa mattina, con epicentro a pochi chilometri dal capoluogo abruzzese. La scossa e' stata calcolata intorno a 5,8 gradi della scala Richter, pari a 8-9 gradi della scala Mercalli. Alla scossa principale e piu' drammatica, e' seguito uno sciame sismico, con scosse avvertite ancora in questi minuti. Secondo gli esperti dell'Itituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia la scossa si sarebbe verificata a 8,8 chilometri di profondita', quindi relativamente vicina alla superficie terrestre. Il sisma di questa mattina segue una serie di scosse di minore entita' che si sono registrate nell'area nei giorni scorsi. Impossibile, sostengono i vulcanologi, prevedere la drammatica scossa di questa mattina. Il sisma e' stato avvertito anche a Roma, dove numerose chiamate sono giunte ai centralini del 112 del Comando Provinciale dei Carabinieri, e in Molise, dove il pensiero dei cittadini impauriti e' immediatamente andato ai ricordi del sisma del 2002, e alle giovani vittime di San Giuliano di Puglia. Grossi i disagi alla viabilita', soprattutto sulle arterie che collegano la capitale a lAquila: le due autostrade, la A24 e la A25 sono state chiuse in alcuni tratti per verifiche tecniche e chiuse al transito dei mezzi pesanti. Le arterie, ha pero' assicurato il ministro Altero Matteoli, saranno riaperte all piu' presto, entro domani Drammatiche le immagini che si sono trovati davanti i primi soccorritori giunti sul posto. Molti gli edifici crollati, soprattutto nel centro cittadino. Tra quelli piu' gravemente danneggiati la Casa dello studente, in via XX Settembre, e l'Hotel Duca degli Abruzzi, uno degli alberghi piu' importanti della citta'. Molti i danni a monimenti e chiese, ancora difficili da quantificare. L'ospedale cittadino e' stato chiuso. Volontari della protezione civile, vigili del fuoco e cittadini scavano senza sosta tra i detriti. Un giovane e' stato estratto vivo dalle macerie dalla Casa dello Studente, in Via XX Settembre, altre 3 sono state salvata dal crollo della proprie abitazione. E una donna, sempre in un'edificio di via XX Settembre, e' ora in contatto con i soccorritori che lavorano per rintracciarla e soccorrerla.

    (Adnkronos) - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a bordo di un elicottero, sta sorvolando le zone colpite dal sisma di questa notte nell'Aquilano. La notizia e' stata comunicata presso la scuola della Guardia di finanza di Coppito, dove il premier, al termine del sorvolo delle aree colpite dal terremoto, incontrera' i mezzi di informazione per una conferenza stampa in cui verra' resa nota la dimensione della calamita'.

    TERREMOTO: ISTITUTO GEOFISICA, IMPOSSIBILE PREVEDERLO (AGI) - Roma, 6 apr. - "Nessuno al mondo poteva prevedere il terremoto di questa notte". Così Alberto Basili, dirigente del Centro Nazionale Terremoti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, replica a chi sostiene che il sisma che ha colpito l'Abruzzo poteva essere previsto. "Non è possibile una previsione deterministica per prendere decisioni operative - ribadisce l'esperto - Non era possibile prevedere che dopo la sequenza delle scosse aquilane seguisse un evento come quello di questa notte. La storia sismica italiana ha segnato molti avvenimenti sismici senza che poi vi fosse una scossa forte". In merito all'allarme lanciato dal ricercatore dell'INFN dei Laboratori nazionali del Gran Sasso, Giampaolo Giuliani, allarme basato sull'analisi del gas radon sprigionato dalla crosta terrestre, Basili risponde: "Anche noi abbiamo delle sezioni che si occupano delle emissioni di gas ma non è in alcun modo a nostra disposizione uno strumento di previsione operativa; l'emissione più forte di gas non può significativamente giustificare l'allarme sismico. Non abbiamo la capacità di compiere previsioni operative in base a questo tipo di studi". Attualmente i ricercatori dell'Istituto stanno controllando le sequenze sismiche e comunicando i dati alla Protezione Civile: "Abbiamo inviato alcune squadre sul posto per localizzare gli eventi e analizzare più in dettaglio l'andamento della sequenza sismica, in particolare l'emigrazione degli epicentri". (AGI)

    In Abruzzo ci saranno scosse di assestamento "per molto tempo", ma inferiori per magnitudo a quella principale di stanotte. Lo ha detto Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, intervistato da Skytg24. "Registreremo - ha spiegato - scosse di assestamento per molto tempo ma saranno piccole, in ogni caso più piccole di quella principale. In ogni caso - ha aggiunto - in questa zona la gente è fuori dagli edifici. Bertolaso sta operando perché chi non ha una casa sicura sia sistemato in modo adeguato. In questo senso - ha sottolineato - la situazione è sicura". In Italia, ha evidenziato, la vera questione non è quella dei terremoti: "Sono solo gli edifici malfatti che creano il problema. Ma questo è un fatto nazionale. Ci si emoziona dopo il terremoto ma poi non si interviene. Non fa parte della nostra cultura - ha detto costruire in maniera seria e adeguata".

    (Apcom) - La Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato un terremoto di Magnitudo 5.8 (Magnitudo Richter) (6.2 Mw=magnitudo momento) nella zona dell'Aquilano, il 6 aprile 2009 alle 3.32 (ora italiana). Le coordinate epicentrali risultano: Lat. 42.33N e Long. 13.33E. La profondità dell'ipocentro è pari a 8.8 km. Il terremoto è caratterizzato da un meccanismo di tipo estensionale, con piani di faglia orientati NW-SE e direzione di estensione NE-SW (anti-appenninica). La scossa è stata seguita da decine di repliche, la più forte delle quali è avvenuta alle 4.37 italiane con magnitudo pari a 4.6. Tutte queste scosse sono avvenute a profondità crostali (entro i 10-12 km), tipiche dei terremoti dell'Appennino. Questa circostanza determina un forte risentimento dello scuotimento in area epicentrale. Tutte le stazioni della Rete Sismica Nazionale dell'INGV hanno rilevato chiaramente le onde sismiche generate dalla scossa principale. La zona è stata oggetto di una sismicità frequente con caratteristiche di sciame sismico a partire dal mese di gennaio 2009, con centinaia di scosse tutte di modesta entità, fino all'evento di magnitudo 4.0 avvenuto il 30 marzo scorso. Si sottolinea la circostanza secondo la quale, allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile realizzare una previsione deterministica dei terremoti (previsione della localizzazione, dell'istante e della forza dell'evento). Ciò è vero anche in presenza di fenomeni quali sequenze o sciami sismici che nella maggior parte dei casi si verificano senza portare al verificarsi di un forte evento. Una scossa quale quella che si è manifestata oggi viene normalmente seguita da numerose repliche, alcune delle quali probabilmente assai sensibili: la zona in oggetto è stata sede in passato di forti terremoti. In particolare, l'attività di questi giorni si colloca tra la terminazione meridionale della faglia che si è attivata nel terremoto del 1703 (Int. MCS del X grado MCS, pari a Magnitudo circa 6.7) e i limiti settentrionali della faglia associata nei cataloghi al terremoto del 1349 e di quella denominata 'Ovindoli-Piani di Pezza'. L'Ingv ricorda che i comuni interessati ricadono tra la prima e la seconda categoria della classificazione sismica del territorio nazionale. Negli ultimi anni la zona non è stata interessata da forti terremoti. Subito dopo il manifestarsi dell'evento l'Istituto si è mobilitato inviando nell'area colpita le sue strutture di emergenza quali la rete mobile e altre squadre di rilevatori.

    (Apcom) - E' iniziato il 10 marzo il calvario per L'Aquila, oggi colpita da una scossa sismica di magnitudo 5.8 e da successive repliche di forte intensità: ed è polemica sul fatto che si siano 'trascurati' questi segnali, forse prodomici del sisma più grave. Il primo bilancio della Protezione civile parla di 31 vittime, 10mila case lesionate, centinaia di edifici crollati. Il 10 marzo si registrò una piccola scossa in provincia dell'Aquila tra i Comuni di Collimento, Villagrande e L'Aquila. Il terremoto fu registrato alle 12.25 con magnitudo 2.2 e non ci fu alcun danno. Poi, a distanza di tre giorni, il 13 marzo, altri due distinti eventi sismici, di carattere strumentale: il primo di magnitudo 1.3 con epicentro nei comuni di Pizzoli, Scoppito e L'Aquila. Il secondo di magnitudo 1.9 con epicentro tra i comuni di Lucoli, Tornimparte e L'Aquila, gli stessi colpiti oggi. Le scosse, lievi ma continue, avevano provocato allarme tra la popolazione: di fatto la zona dai primi mesi dell'anno, ha spiegato all'epoca l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), è stata interessata da un'attività frequente e di bassa magnitudo: nei primi mesi del 2009 sono stati localizzati oltre 160 terremoti, tutti di magnitudo inferiore a 2.9, la maggior parte dei quali localizzata in un`area molto piccola (4-5 km in pianta). E a marzo, sempre secondo l`Ingv, allo stato attuale delle conoscenze si poteva affermare che la sequenza dei mesi scorsi non aveva alterato, dunque né aumentato né diminuito, le probabilità di occorrenza di forti terremoti nella zona. Il 17 marzo una nuova scossa, questa volta di intensità maggiore: 3.6 di magnitudo. L'epicentro sempre nell'aquilano, tra Sulmona, Campo di Giove, Pettorano sul Gizio e Canzano. Ogni giorno si registrano repliche: il 18 marzo una lieve scossa di magnitudo 2.2 tra i comuni di Collimento, Villagrande e L'Aquila e poi a breve un'altra di magnitudo 1.4. Poi qualche giorno di tregua e si ricomincia il 24 marzo con una scossa lieve: magnitudo 1.8. Ancora, il 27 tra i comuni di Collimento, Villagrande e L'Aquila un sisma di magnitudo 2. Il 30 marzo si registra un aumento nell'intensità del sisma: alle 15.38 un terremoto di magnitudo 4.0 con epicentro a circa 10 chilometri di profondita tra i comuni di Pizzoli, Collimento e L'Aquila. Ci sono state anche alcune repliche di magnitudo inferiore (3.5 e 2.4) e la popolazione inizia ad avere paura: centinaia furono le chiamate ai centralini dei vigili del fuoco, di polizia e carabinieri. E la Regione Abruzzo è intervenuta per smorzare le polemiche e placare l'ansia: "Si sta procedendo alla valutazione dei danni agli edifici che al momento risultano di piccola entità. Non ci sono i presupposti per prevedere da parte delle strutture preposte altre scosse sismiche di alcuna intensità - avevano detto - Tutte le informazioni diffuse di altro contenuto sono da ritenersi false e prive di ogni fondamento". Tutto il giorno la zona è stata interessata da un'intenso sciame sismico: il sindaco decise la chiusura delle scuole e su richiesta del capo del dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, si riunirono gli esperti della Commissione Nazionale per la Previsione e la Prevenzione dei Grandi Rischi. L'uno e il due aprile nuovi sciami sismici di moderata intensità. Poi, ieri sera alle 22.48 una nuova scossa di 3.9 gradi della scala Richter con epicentro a L'Aquila, Pizzoli, Barete e Scoppito e un'altra alle 0.39 di 3.5 gradi. Infine, stamattina alle 3.32 una fortissima scossa, magnitudo 5.8 equivalente all'ottavo-nono grado della Mercalli, avvertita in tutto il centro Italia, dall'Adriatico al Tirreno e con epicentro all'Aquila. La replica di magnitudo 4.6 e uno sciame sismico che ancora non accenna a diminuire: al momento il primo bilancio parla di decine di morti, centinaia di edifici crollati, oltre 10mila abitazioni lesionate. Una tragedia "senza precedenti dall'inizio del millennio", come hanno detto Guido Bertolaso e il premier Silvio Berlusconi.

    "Faremo il meglio possibile". Lo ha garantito il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando a Radio Uno. "Abbiamo la migliore protezione civile in Europa. Tutti ce la invidiano. Abbiamo un capo della protezione civile, Bertolaso, che è straordinariamente bravo, così come lo è anche Gianni Letta. Quindi sono certo che siano in grado di fare il meglio possibile", ha aggiunto il premier. "Speriamo che il numero delle vittime non sia destinato a salire troppo", ha concluso Berlusconi che ha deciso di saltare la visita a Mosca per recarsi a L'Aquila. (Mon/Col/Adnkronos)

    (Adnkronos) - L'Esercito, fin dall'inizio dell'emergenza, ha affiancato la Protezione Civile nelle zone colpite dall'evento sismico. Lo rende noto un comunicato dello Stato Maggiore dell'Esercito specificando che un plotone del 33° reggimento ''Artiglieria'' è già operativo sulla città dell'Aquila, un nucleo ricognizione dello stesso reggimento sta effettuando attitività ricognitive e di primo intervento presso l'abitato di Poggio di Roio. Il 6° reggimento ''Genio'' di Roma è già in ricognizione sulla città dell'Aquila. Un elicottero AB 412 e un velivolo DO228 Dornier dell'Aviazione dell'Esercito stanno effettuando attività ricognitive sulle zone dell'epicentro sismico mentre sono pronti su Viterbo due elicotteri CH47 un AB412 e due NH 90 tutti in versione sanitaria.

    Sentimenti di vicinanza e solidarietà al presidente della Regione, al sindaco de L'Aquila e alle altre autorità locali sono stati espressi dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "profondamente colpito dalle tragiche notizie relative al terremoto" in Abruzzo e "le cui conseguenze sono ancora in via di doloroso accertamento". Lo riferisce una nota del Quirinale. Napolitano si mantiene in stretto contatto con il sottosegretario Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, che coordina tutte le azioni di soccorso e di assistenza volte a fronteggiare l'emergenza. (AGI)

    (Adnkronos) - Benedetto XVI esprime la propria partecipazione per il dolore delle care popolazioni colpite dal terremoto. E' quanto si legge in un telegramma inviato dal Pontefice attraverso il suo segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, all'arcivescovo dell'Aquila, mons. Giuseppe Molinari. "La drammatica notizia del violento terremoto - si legge nel testo - che ha scosso il territorio di codesta arcidiocesi ha riempito di costernazione l'animo del Sommo Pontefice". "Nell'assicurare fervide preghiere - prosegue il testo - per le vittime e in particolare per i bambini, sua Santità invoca dal Signore il conforto per i loro famigliari e mentre rivolge un'affettuosa parola di incoraggiamento ai superstiti e a quanti in vario modo si prodigano nelle operazioni di soccorso, invia a tutti una speciale benedizione apostolica".

    (Apcom) - Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha raggiunto telefonicamente il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Guido Bertolaso e il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, per informarsi personalmente sulle operazioni di soccorso e sugli sviluppi della tragedia sismica che ha colpito l'Abruzzo. Un evento devastante - si legge in una nota di palazzo Madama - che ha provocato purtroppo morte, disperazione ed enormi danni. Il Presidente Schifani, sottolineando la sua profonda vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma, continuerà a seguire da vicino l'evolversi della situazione.

    (Adnkronos) - Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, sta seguendo personalmente l'evolversi della situazione a seguito del terremoto in Abruzzo e si mantiene in contatto con lo Stato Maggiore della Difesa, che lo aggiorna costantemente. Per tale emergenza La Russa ha annullato tutti gli impegni previsti per la mattinata. Lo rierisce l'Ufficio Stampa del ministero della Difesa.

    (Foto Ansa)

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